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CENTO: brutto episodio di violenza al percorso vita – tre al pronto soccorso e l’aggressore denunciato. I commenti del Sindaco, dei rappresentanti della Lega Nord e di Casapound

DiGiuliano Monari

Mag 15, 2018

Di Giuliano Monari – Un brutto, bruttissimo episodio di violenza ai danni di una insegnane e di alcune alunne si è verificato stamani attorno alle 9,30 al percorso vita del capoluogo centese. A finire al pronto soccorso per le botte una insegnante e due alunne colpite dagli schiaffi e dai calci di un uomo che all’improvviso si è scagliato contro la scolaresca che stava facendo ginnastica all’interno del parco urbano di Piazzale Donatori di Sangue ed organi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Cento, che hanno condotto l’aggressore in caserma, e anche il sindaco Fabrizio Toselli. A quanto si è potuto apprende sembra che ad infastidire l’uomo, un residente straniero del luogo, sarebbero state le alunne con il loro vociare. Ad un certo punto l’uomo si è scagliato contro l’insegnate e contro le allieve colpendole con schiaffi e pugni causando loro lesioni guaribili in 20 giorni. «Ciò che è accaduto è grave, ma purtroppo imprevedibile. La risposta però dovrà essere severa». Così il sindaco Fabrizio Toselli commenta quanto avvenuto questa mattina al percorso vita cittadino, dove si è recato pochi minuti dopo aver avuto notizia dell’episodio che ha coinvolto le classi del Liceo Cevolani. «Ho voluto constatare personalmente le condizioni degli studenti e degli insegnanti, evidentemente turbati per questa insensata e inconcepibile aggressione. Più tardi, all’ospedale, mi sono sincerato delle condizioni delle due ragazze e della professoressa, a cui auguro di riprendersi quanto prima e con la quale voglio complimentarmi per come ha agito a salvaguardia dei suoi studenti. Ho garantito sostegno a tutti loro e ai genitori sopraggiunti, con cui ci siamo soffermati a discutere della deplorevole vicenda». Sono scattate subito le verifiche del caso. «L’uomo non risulta in carico ai servizi sociali: ha avuto un unico contatto con l’ufficio stranieri per il rinnovo del permesso di soggiorno. Non si tratta dunque di una persona inserita in una rete di monitoraggio e sostegno. Ciò rende assolutamente impossibile presagire un atteggiamento come quello che si è registrato. E sulla base di ciò esorto tutti – anche se so che non sarò ascoltato – ad evitare strumentalizzazioni soprattutto di carattere politico. Dal momento che l’uomo non risulta inserito né in un percorso di cura né in un contesto di criminalità, non appare possibile alcuna forma di prevenzione di questa tipologia di comportamento, tanto violento e improvviso quanto immotivato e assurdo. Di fronte a un gesto che sarebbe potuto accadere ovunque e in qualunque momento, se non è possibile parlare di prevenzione, dobbiamo però pretendere una risposta severa». Il sindaco è rimasto in contatto con prefetto, questore e carabinieri.«Ho piena fiducia nelle indagini condotte dalla Compagnia Carabinieri di Cento e nel lavoro delle forze dell’ordine. A tutti però ho chiesto una risposta adeguata, a tutela della comunità. E un segnale deciso, affinché i nostri ragazzi, i loro familiari e tutti i cittadini si sentano salvaguardati». Il tema sicurezza rimane prioritario per l’Amministrazione. «Abbiamo appena firmato il Patto per l’attuazione della sicurezza urbana a contrasto dei fenomeni di criminalità – afferma Toselli -. Prioritario obiettivo è appunto la predisposta realizzazione del sistema di videosorveglianza. In questo anno e mezzo abbiamo lavorato per colmare il forte ritardo cittadino su questo tema: si pensi che il sistema ereditato conta 10 telecamere di cui 7 non in funzione. Abbiamo già presentato in prefettura un progetto per 200mila euro, ‘premurandoci’ peraltro di trovarne copertura economica, elaborato da Citelum e condiviso dalle forze dell’ordine che prevede l’installazione di una trentina di apparecchi».

“Un episodio gravissimo che mette in evidenza non solo quanto il territorio sia stato privato del necessario controllo, ma anche quale senso di impunità l’assenza di presidio, abbia trasmesso a delinquenti e violenti che si sentono liberi di aggredire addirittura un gruppo di adolescenti accompagnate dall’insegnate in luogo pubblico, in pieno giorno” è il commento a caldo di Tommasi e Cestari (Lega Nord). I tagli forsennati che il governo Pd ha messo in atto nei confronti delle forze dell’ordine, che ogni giorno fanno il massimo per portare a termine il loro compito, nonostante le difficoltà e la mancata attenzione ai problemi della sicurezza e dell’immigrazione, del governo Renzi prima e Gentiloni, poi hanno creato una situazione disastrosa di cui, oggi, hanno fatto le spese una docente e due minorenni”.
Così i parlamentari del territorio ferrarese Maura Tomasi e Emanuele Cestari, intervengono sull’aggresione avvenuta questa mattina a Cento, ad opera di uno straniero e ai danni di giovani alunne del Liceo Cevolani. “E’ fondamentale rimettere al centro del discorso il presidio del territorio”, insistono Tomasi e Cestari “ma non come tema da sbandierare nelle occasioni speciali con norme che impediscono magari la realizzazione di eventi pubblici, ma come principio a cui vanno necessariamente dedicate risorse adeguate”.
Tomasi e Cestari esprimiamo “vicinanza e solidarietà alle due giovani, all’insegnante e alle loro famiglie, nella speranza che la loro degenza sia breve e che si rimettano presto in sesto”.
Come capita a tutte le vittime di aggressioni però, “a fare male più a lungo saranno le ferite dell’anima e questo non va dimenticato. Vivere nell’insicurezza, sentire di non essere protetti nelle nostre città e nelle nostre case è essa stessa una violenza a cui è necessario porre rimedio al più presto”.
I due parlamentari della Lega colgono inoltre l’occasione per “ringraziare sentitamente le forze dell’ordine che sono intervenute con tempestività e che ogni giorno si impegnano, nonostante le difficoltà, in modo eroico per tutelare l’incolumità e la sicurezza di tutti i cittadini”. “Da diverso tempo i Giovani Padani rappresentati da Luca Cardi, congiuntamente al gruppo consigliare Lega formato da Marco Pettazzoni ed Elisabetta Giberti, avevano denunciato la situazione di degrado in cui versa il Percorso Vita di Cento.
«Il nostro appello è rimasto inascoltato.» – dichiarano i tre, che proseguono – «Oggi torna in evidenza la tematica della sicurezza nel territorio con l’episodio dell’aggressione da parte di uno straniero ai danni di alcuni studenti e insegnanti, impegnati in attività scolastiche.» «Non è tollerabile nessuna aggressione, oggi ragazzi e insegnanti sono stati aggrediti durante lo svolgimento delle attività scolastiche. Episodi del genere non si devono ripetere ed è necessario prendere provvedimenti seri per la salvaguardia della sicurezza.» dichiara Luca Cardi, esponente del movimento giovanile leghista. «Tra le nostre proposte l’installazione di telecamere, per contrastare anche fenomeni come lo spaccio di droga, e la chiusura notturna del parco.» – aggiungono i leghisti. I consiglieri Pettazzoni e Giberti concludono infine queste parole: «La LEGA, attraverso la sua attività di ascolto e vicinanza con i cittadini, ha rilevato diverse criticità su tutto il territorio comunale, è allarmante anche quanto segnalato dalle frazioni, ci chiediamo quanto tempo ancora dovrà trascorrere prima di vedere accolte le nostre istanze, voce delle difficoltà dei cittadini. Ci chiediamo se ancora una volta ci sentiremo dire che i cittadini hanno percezioni errate perché va tutto bene e l’amministrazione lavora.

Anche il coordinatore di Casapound Giusepe Vista interviene commentando il gravissimo fatto di cronaca: “Questa è la Cento tranquilla, uno straniero ha aggredito delle ragazzine che facevano ginnastica con la scuola e mandato all’ospedale l’insegnante, questa bestia deve pagare, non ci possono essere attenuanti, non importa se viene dall’europa o da altre parti del mondo. Mi auguro che non lo rilascino subito, ma che lo rimandino da dove è venuto. La sicurezza, i controlli sono diventati davvero un optional e questo non può essere più sopportato”

Percorso Vita – immagine d’archivio

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