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Giornata Nazionale indetta dai Balneari di Confcommercio – litorale di Comacchio e dei suoi sette Lidi

DiGiuliano Monari

Ago 22, 2018

Una domenica di vacanza senza dimenticare il momento complesso che coinvolge gli operatori del settore balneare. Si svolgerà domenica 26 agosto anche sul litorale di Comacchio e dei suoi sette Lidi, la Giornata Nazionale promossa dai Balneari di Confcommercio. Lo scopo è informare e sensibilizzare – all’interno degli stabilimenti balneari – proprio i turisti allo scopo di raccontare i nodi che affliggono l’esistenza di migliaia delle piccole imprese del settore turistico.

Simone Battistoni presidente regionale del S.I.B (Sindacato Italiano Balneari) Confcommercio riassume le criticità: “Il fulcro è realizzare una legge che ci tuteli e scongiuri l’applicazione della direttiva europea Bolkenstein (ndr che prevede la messa a bando pubblico delle concessioni). Quest’ultima di fatto favorirebbe l’ingresso delle grosse multinazionali del settore….gli iper delle spiagge. Insomma per dirla con un battuta amara dopo di noi sarebbe …il diluvio. Attualmente la situazione legislativa è congelata fino al 2020 ma intanto in questa grande incertezza gli investimenti sono fermi al palo   – e Battistoni prosegue ricordano le richieste pressanti degli operatori e delle loro famiglie anch’esse spessissimo coinvolte nella gestione degli stabilimenti – Vogliamo difendere l’italianità in questo settore turistico e strategico ed il concetto di come siamo in grado di fare assolutamente un eccellente turismo. Solo in Emilia Romagna ci sono millecinquento concessioni balneari dove le famiglie fanno la parte del leone. Nella legge che chiediamo devono essere previsti dei meccanismi di legittimo affidamento alle attuali concessioni. Si vuole liberalizzare davvero? Bene allora si realizzino nuove licenze nelle migliaia di chilometri di spiagge libere”. Una giornata di riflessione attenta “Nella quale coinvolgere l’opinione pubblica, i turisti – sottolinea Davide Urban, direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara – il turismo è davvero il nostro petrolio e per questo è richiesto a tutte le Istituzioni pubbliche, ed a tutti i livelli, un lavoro concreto per salvaguardare, sviluppare e valorizzare ulteriormente le professionalità espresse chiaramente dai nostri operatori del turismo Made in Italy”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il referente S.I.B di Porto Garibaldi, Giuseppe Carli: “Sulla nostra costa si contano qualcosa come 150 stabilimenti. Vogliamo far conoscere ai turisti che queste famiglie hanno fatto investimenti mettendoci soldi di tasca propria e nel contempo sono oberate di costi. Siamo disponibili a cercare sempre nuovi incentivi per allungare la stagione balneare ma il nostro lavoro di questi anni va riconosciuto e la situazione legislativa va stabilizzata in modo definitivo”.