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CENTO: CHIUSURA PONTE NUOVO L’AMMINISTRAZIONE RISPONDE A PETTAZZONI E LODI

DiGiuliano Monari

Ago 28, 2018

Alcuni chiarimenti in merito alle polemiche sollevate dal capogruppo della Lega, Marco Pettazzoni, e del PD, Piero Lodi.

«Dispiace questo asse Lega – Pd in un momento tanto delicato per la vita cittadina, legato alla condizione del Ponte Nuovo che ‘non versa in un buono stato di conservazione’ e che è stato necessario chiudere». Così il sindaco di Cento Fabrizio Toselli.

«Come ho già ribadito il dovere di un amministratore prendere decisioni, soprattutto se tanto impattanti, basandosi non su informazioni vaghe, ma su una documentazione attendibile. Evidentemente il capogruppo Pettazzoni non sa leggere gli atti, ciò che è scritto nero su bianco e che è a disposizione di tutti».

Questi i documenti.

La determina n. 1183 del 3 ottobre 2017 con la quale è stata incaricata la Società di Ingegneria AZ srl per l’esecuzione della verifica e valutazione tecnica delle situazioni di criticità viaria dei ponti e manufatti di competenza comunale. La relazione di Comune di Cento e Città Metropolitana Bologna che hanno stabilito nella riunione del 7 dicembre 2017 di procedere in tempi rapidi a una verifica più approfondita dello stato generale del manufatto. La determinazione di Città Metropolitana n. 476 del 13 giugno 2018 con la quale è stato disposto l’affidamento del servizio per la realizzazione del rilievo geometrico strutturale e delle indagini diagnostiche sul Ponte Nuovo. La pec giunta il 24 agosto 2018 trasmessa da Città Metropolitana al Comune di Cento con la documentazione redatta dalla Società di Ingegneria AZ srl, dalla quale, tra le altre cose, emerge che ‘le condizioni di conservazione riscontrate indicano dissesti che compromettono fortemente la stabilità del manufatto’.

Circa il Ponte Vecchio, che all’ispezione visiva non è stato ritenuto necessitare di ulteriori approfondimenti, il divieto di transito ai mezzi superiori alle 7 tonnellate non è un provvedimento temporaneo, ma la normale portata della struttura.

Infine la questione terzo ponte. «È positivo  che sia tornato un forte interesse per questo progetto e sicuramente farà piacere sapere che, con il collega Maccagnani, siamo già andati in Regione a parlarne»

Circa le affermazioni del capogruppo Lodi, il sindaco rileva: «Mi chiedo soltanto perché nulla sia stato fatto, nessun controllo approfondito, dopo quanto emerso nel 2012 a seguito dei controlli post sisma. La scheda Aedes infatti, pur ritenendo la struttura agibile a seguito del terremoto, nelle osservazione (praticamente nulle per Ponte Vecchio), aveva già evidenziato delle problematiche certamente meritevoli di approfondimenti attraverso un’analisi non solo visiva». La scheda infatti circa il danno preesistente al sisma riporta indicazioni di ‘degrado accentuato per carenza di manutenzione e armature scoperte, copriferri saltati, corrosione armatura fino all’esplosione dei ferri in alcuni punti, dovuti agli agenti atmosferici e alla percolazione di acqua’. «La situazione non è evidentemente peggiorata in questi soli due anni».

«Per quanto riguarda la sicurezza dei ponti di Terre del Reno sicuramente il sindaco Roberto Lodi sta facendo quanto deve. Ciò che si evince dalle ordinanze e dalle parole del collega del Comune vicino è che i lavori di sostituzione dei giunti stradali del ponte di via Frutteti rientrano negli interventi post sisma finanziati dalla Regione e richiesti proprio dall’allora Amministrazione Toselli; mentre la struttura a Dosso è stata chiusa per la messa in sicurezza a causa di un danno cagionato dall’urto al guard-rail di un mezzo che transitava sul ponte del fiume Reno».