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‘A GLIMPSE OF SOUTH EAST ASIA’ FRA FOTOGRAFIA E SOCIALE

DiGiuliano Monari

Dic 10, 2018

È stata inaugurata giovedì 6 dicembre, alla Galleria d’Arte Moderna ‘A. Bonzagni’, la mostra fotografica ‘A glimpse of South East Asia’: a tagliare il nastro, con il sindaco Fabrizio Toselli, gli autori Liza Politi e Ary Espay.

La vernice dell’esposizione è stata impreziosita, alla Pandurera, dall’intrattenimento musicale del ‘New Experience Jazz Quartet’ e dall’esibizione della compagnia di danza contemporanea ‘Kairosdanza’. Pregevoli performance ad affiancare gli intensi scatti ‘Sguardi e colori del Sud Est Asiatico’ per aprire una nuova pagina dell’attività espositiva comunale, improntata all’apertura verso altre realtà, al cosmopolitismo e a personalità artistiche di caratura internazionale.

In particolare l’americana Liza Politi e il cileno Ary Espay, fotografi che collaborano con il National Geographic, conosciuti tanto negli Stati Uniti quanto Latina ed Europa, hanno saputo sposare la fotografia ai progetti sociali, oltre che alla promozione della cultura. Hanno infatti fondato Statments Arts, un’organizzazione no profit a sostegno dei ragazzi sfortunati e provenienti da famiglie difficili in Myanmar e Laos, per promuovere l’inclusione sociale, il riscatto e la consapevolezza attraverso l’attività artistica.

«Siamo onorati di essere in Italia, dove c’è un pubblico che capisce l’arte e come si possa aiutare il mondo attraverso l’arte – ha salutato Liza -. Il lavoro nel sud est asiatico è iniziato cinque anni fa.  Girare il mondo fa trovare storie incedibili: abbiamo incontrato in Laos una donna che gestisce una scuola con 60 ragazzi che amano la fotografia e 20 macchine di scarso valore a disposizione. Ci ha chiesto aiuto: non solo per procurare materiale ma anche per insegnare. Così in Laos e Birmania è iniziato il nostro progetto: abbiamo portato 125 macchine, tablet e attrezzature fotografiche. Ogni anno vediamo crescere questi ragazzi ed è stata creata una libreria fotografica, un punto di riferimento importante. Le cose possono cambiare veramente».

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