Partecipando alla capigruppo, propedeutica al consiglio comunale del 21/05/2015 ho appreso che il consigliere Mattarelli aveva presentato un odg dal titolo “Rispetto della dignità e dei diritti delle donne centesi nella partecipanza agraria di cento”.
Non entro nel merito di tale odg. Ma guardando i punti in discussione nel consiglio notavo che non era presente tale odg, chiedevo quindi le motivazioni al presidente del consiglio Vasco Fortini.
Con mia meraviglia il presidente rispondeva che non era opportuno portarlo in consiglio poiché il 24 si vota per il rinnovo della partecipanza.
Trovo veramente grave e riprovevole tale decisione visto che il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale prevede all’art.49.
Art. 49 Contenuto degli ordini del giorno
1. Gli ordini del giorno consistono nella formul azione di un voto politico amministrativo, che di norma si traduce in un invito o in un auspicio, su fatti e questioni di interesse della comunità locale o anche eccezionalmente di particolare interesse nazionale od internazionale, che investono problemi politico – sociali, di carattere generale.
2. Sono presentati, per iscritto, con le stesse modalità previste per le interrogazioni e le interpellanze e sono trattati, dopo le comunicazioni, nella prima seduta utile del Consiglio Comunale o secondo accordi raggiunti nella Conferenza dei Capigruppo.
3. Il Consiglio stabilisce contestualmente, tenuto conto delle proposte formulate dal presentatore, le forme di pubblicità da darsi agli ordini del giorno appr ovati. Il Sindaco dispone in conformità a tali decisioni.
Visto che nella capigruppo non si è votato tra i consiglieri per far si che l’odg di Mattarelli non fosse inserito nel consiglio del 21 magggio, la decisione è stata presa arbitrariamente dal presidente Vasco Fortini, in spregio al regolamento che lui dovrebbe fare rispettare, su delle valutazioni personali, probabilmente dettate dal fatto che lui è anche un partecipante eletto e in corsa per essere rieletto nell’ente agrario.
Ritengo sicuramente inopportuno, anche se permesso, che chi amministra, consigliere o assessore che sia possa essere anche eletto nella partecipanza, perché difficilmente potrà non inciampare in cose come queste o altre problematiche visto che le decisioni del Comune e della Partecipanza spesso s’intrecciano.
Nel caso in questione un presidente del consiglio eletto solo in comune, avrebbe tutelato il consiglio stesso facendo rispettare il regolamento comunale, senza perdersi in considerazioni legittime, non condivise dal sottoscritto , ma inopportune.
Capogruppo lega nord cento
Magagna Lorenzo