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Anche il M5S di Cento non può non prescindere da Grillo

DiGiuliano Monari

Mar 19, 2014

raffaele de sandro salvatiE’ un ex 5 Stelle ad augurare “buon lavoro” al nascente M5S di Cento attraverso una lettera accorata. “Per volontà di alcuni cittadini – spiega Raffaele De Sandro Salvati – , il 17 marzo è stata manifestata pubblicamente l’intenzione di riorganizzare il MoVimento 5 Stelle nella città di Cento. Non so se definirlo “scherzo del destino” o “fatalità” ma esattamente il 17 marzo di due anni fa Beppe Grillo, dall’alto del suo blog con un post dal titolo Game over, espelle in modo scellerato con un PS di due righe, l’intera lista del M5S di Cento, nata nel 2010, diffidando successivamente il sottoscritto, attraverso i suoi legali, a proseguire le iniziative politiche ricondotte al movimento animato da Grillo ed ad utilizzare il nome ed il marchio di cui egli è esclusivo titolare. Una diffida scaturita da un’azione presa in forma unilaterale da un Capo Politico che falsifica, senza un minimo di confronto con la base, un gesto simbolico ed una richiesta di spiegazioni dell’allora M5S di Cento circa il ritiro dell’uso del simbolo al cons. com. Valentino Tavolazzi ed alla lista Progetto per Ferrara. Come non si può non prescindere quindi, da Grillo e da un simbolo di sua proprietà che può essere utilizzato soltanto dalle liste certificate ed al di fuori di esse, si commette un reato che prevede condanna penale? Come non si può non prescindere da Grillo che invita tutti gli attivisti sul territorio a segnalare, a mò di attività delatoria, l’uso non autorizzato del simbolo per prevenire eventuali abusi e che manda fuori dalle balle chi fa domande su domande sulla democrazia interna del movimento? Come non si può non prescindere dal 25% di consenso alle Politiche ottenuto in gran parte grazie ai comizi elettorali di Grillo e che ha fatto spuntare come funghi attivisti dell’ultima ora, nati chi per questioni di opportunismo ed interessi personali, chi per spirito e senso civico? E guai a chi punta il dito verso lo squarcio nella carena della Democrazia e della Trasparenza del M5S. Gli ultimi additatori sono stati i cinque senatori espulsi mediante l’attuazione di una farsesca ed illusoria democrazia diretta nel blog markettizzato della Ditta Grillo&Casaleggio e nel territorio, sono recenti i casi di dimissioni dai M5S locali di consiglieri comunali (a Legnano e Rovigo) e circoscrizionali (tre a Bologna) che hanno ragionato con la propria testa e non certo per motivi venali. Inattuabile quindi, anche a livello locale, slegare la persona del sig. Grillo dalle realtà territoriali a 5 Stelle. Lo sanno bene i tre gruppi pentastellati della vicina Ferrara che si stanno contendendo l’ambito simbolo al fine di poter partecipare alle imminenti Amministrative 2014. Insomma, il costituendo M5S di Cento potrà proporre in futuro anche un argomentato programma ed apprezzabili iniziative per la città, questo a priori non lo metto in dubbio ma, è pronto ad adeguarsi alle regole (in primis quelle del Non-Statuto) dettate da un Capo Politico alcune delle quali disattese dallo stesso? Nel partito di Grillo&Casaleggio per essere schedato come dissidente basta poco. O ci si adegua – scive infine -, o si è fuori… pagando anche il conto. Buon lavoro al M5S di Cento”.

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