Lo scorso 21 ottobre i Carabinieri della Stazione di Renazzo, nell’ambito della continua attività di controllo del territorio, volta alla prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità, hanno sorpreso e indagato un 20enne trovato con un’arma da taglio occultata all’interno della propria autovettura.
Nella tarda mattinata di ieri, l’attenzione di una pattiglia della Stazione di Renazzo è stata attirata da una vettura, con a bordo un ragazzo, che si trovava in sosta all’interno del parcheggio antistante il cimitero della frazione di “Alberone”. I militari si avvicinano per procedere ad un controllo del conducente che, durante le operazioni, manifesta sin da subito un immotivato nervosiosmo. A questo punto i carabinieri vogliono vederci chiaro e per fugare ogni dubbio procedono ad una perquisizione personale e del mezzo, scovando nell’abitacolo, una coltello a lama curva della lunghezza complessiva di 17 cm. Pertanto il 20enne è stato denunciato alla Procura estense per porto di oggetti o strumenti atti ad offendere, mentre il coltello è stato immediatamente sequestrato.
Comacchio (FE). Droga e opere d’arte falsificate: denunciate due persone dai Carabinieri.
Lo scorso 21 ottobre, i Carabinieri della Compagnia di Comacchio, al termine di una mirata attività di indagine in località Lido degli Estensi, hanno individuato quello che è apparso sin da subito un laboratorio per la falsificazione di opere d’arte destinate al mercato on-line e indagato per il reato di contraffazione un 60enne e una 30enne.
I militari del N.O.R. della Compagnia lagunare, dopo aver pedinato e osservato i movimenti dei due indagati, nella serata di martedì scorso con l’ausilio della locale Stazione e del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, hanno fatto irruzione in un magazzino trasformato in un vero e proprio laboratorio per la contraffazione di opere d’arte, rinvenendo così numerosi quadri, stampe e litografie, risultate tutte non autentiche. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, le immagini delle opere d’arte venivano individuate e acquisite dal web per poi essere riprodotte con stampanti laser a colori ad alta definizione e plastificatrici, venendo infine dotate di certificati di autenticità, anch’essi risultati falsi, a cui venivano apposti timbri a secco e ad inchiostro, per garantire quell’alone di autenticità.
Al termine delle operazioni, il 60enne e la 30enne sono stati indagati per il reato di contraffazione di opere d’arte, mentre tutti i quadri sono stati catalogati e posti sotto sequestro, come tutto il materiale usato per la riproduzione. Le scoperte dei Carabinieri lagunari non sono finite però, perché durante la perquisizione del magazzino, nella disponibilità della 30enne, sono state scovate alcune dosi di droga (crack, marijuana, hashish), oltre al necessario per il confezionamento e la pesatura. Pertanto, dopo il sequestro dello stupefacente, per la 30enne si è aggiunta l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
