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Città al buio: la difesa dell’Amministrazione: “Colpa del caro bollette”

DiMarco Cevolani

Gen 19, 2023

Di Marco Cevolani

Nei giorni scorsi a rinvigorire le cronache cittadine le numerose foto circolate sui social di quartieri della nostra città completamente al buio: c’è chi si domandava se ciò fosse causato da guasti a qualche cabina elettrica, un’errata programmazione dell’accensione delle luci oppure ad una nuova politica di austerity.

Dopo alcuni giorni di silenzio, forse sollecitata dai post e dalle numerose lamentele, è arrivata la spiegazione dell’Amministrazione Comunale attraverso il profilo ufficiale del Sindaco (e molti si domandano perché non è stato fatto un comunicato stampa ufficiale).

“Un post lungo a proposito di buio, illuminazione e bilanci pubblici – così il Sindaco introduce il lunghissimo post – Mi ripeto subito: sarà una comunicazione lunga perché l’argomento è importante, complesso ed articolato. La sintesi brutale, si sa, aumenta la viralità dei contenuti ma non porta ad alcuna comprensione né riflessione nel merito. Partiamo dai fatti – spiega – L’anno appena concluso è stato caratterizzato dalla cosiddetta crisi energetica – una delle più gravi registrate nella storia -. Il conflitto scoppiato alle porte dell’Europa a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, e tutti i fenomeni ad esso conseguenti, oltre a causare perdite di vite umane, ha fatto schizzare alle stelle il prezzo dell’energia e messo in difficoltà tutta la filiera di approvvigionamento delle materie prime, i cui prezzi a loro volta sono aumentati in maniera incontrollata. Risultato? Famiglie, imprese ed enti locali in ginocchio per le bollette della luce e del gas. Qualche numero per il Comune di Cento. Nell’anno 2022: 2 milioni di euro in più rispetto all’1,8 milioni preventivati, per un totale di spesa di 3,8 milioni. Nel costruire il bilancio 2023 partimmo con un gap da colmare di 1 milione di euro. Tutti soldi che abbiamo dovuto, esattamente come famiglie ed imprese, trovare all’interno dei nostri bilanci. Gli aiuti del governo, compreso quello precedente, hanno “coperto” neanche il 30% del totale. Vi ricorderete – racconta – che a febbraio dello scorso anno, quando la situazione non era ancora così tragica, proprio da Cento partì una mobilitazione nazionale che portò migliaia di sindaci d’Italia a spegnere le luci dei monumenti per protesta. Furono lasciati al buio i monumenti più importanti ed iconici del Paese. Il provvedimento. Come sindaco ho deciso di firmare un’ordinanza per contenere i costi. – spiega – Spegnimento anticipato di un’ora alla mattina, accensione posticipata di trenta minuti la sera dell’illuminazione pubblica regolandosi sulla base dell’orologio astronomico presente su ciascun palo. Soluzione che ci permetterà di risparmiare denaro pubblico. Scelta presa dopo aver adottato tutte le opzioni di contenimento costi, compreso abbassamento della temperatura negli uffici pubblici, e dopo aver messo in campo anche iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza. Una scelta non facile, ma che abbiamo preso in tanti in tutta Italia. Amministratori di tutti i colori politici, uniti da questa difficoltà e ciascuno a cercare, ed adottare, le soluzioni più adatte alla propria situazione: chi ha addirittura spento integralmente l’illuminazione pubblica della città, chi ha gestito gli orari, chi ha spento un palo si ed un palo no. Piccoli paesi e grandi città. Le ragioni di questa scelta. Prima di arrivare a questa decisione sono stati tanti e lunghi i confronti. – tiene a precisare – Prima tra noi amministratori, poi con i rappresentanti politici nazionali, con le Prefetture, con le forze dell’ordine. Nessun passaggio è stato lasciato al caso. Ma i conti pubblici vanno tenuti in ordine, nel rispetto del pareggio di bilancio, per evitare ripercussioni drammatiche e dannose sul futuro delle città. Noi abbiamo deciso, anche nel nuovo bilancio che approveremo a breve, di non tagliare nulla sui servizi pubblici che offriamo alla cittadinanza. Scuola, educazione, offerta sportiva, offerta culturale, servizi sociali. Anzi, siamo persino riusciti a destinare al termine dell’anno scorso, con bando pubblico, 100 mila euro a famiglie in difficoltà con il pagamento delle bollette. Tutto nonostante la congiuntura economica davvero difficilissima che tutti stiamo vivendo. Le critiche. È fisiologico, normale, comprensibile che questa scelta non sia condivisa da tutti. In questi giorni abbiamo ricevuto tante segnalazioni, tutte ascoltate, rispettate e prese in considerazione, comprese le tante apparse sui social network. Tanto che su alcune zone sensibili della città stiamo provvedendo a ripristinare le tempistiche precedenti, perché alcune scelte se non corrette si deve avere l’umiltà di aggiustarle. “

E sul finale del lungo post arriva l’autoassoluzione: “Una riflessione finale. Noi sindaci siamo sempre orgogliosamente in prima fila a prendere decisioni che possano fare bene alle nostre comunità, a volte anche sbagliando. Anche quelle, di decisioni, che risultano faticose, difficili, complicate. Assumendoci tutta la responsabilità, sia sotto il profilo giuridico che della credibilità personale, di quelle scelte. È il nostro lavoro, e siamo contenti di farlo ogni giorno perché rappresentare le nostre comunità rimane l’orgoglio più grande che potesse capitarci. Sono stato lungo, ma era necessario ed importante spiegare le ragioni di queste scelte.”