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Cittadini in Soccorso all’Ospedale di Cento, brutte notizie: “Terapia Intensiva declassata a Subintensiva e diminuzione interventi in Chirurgia”

DiFONTE COMUNICATO STAMPA

Ott 31, 2025

Quello che abbiamo cercato di scongiurare con il nostro comunicato/appello di inizio ottobre e che altri hanno bollato come “voci da smentire in maniera categorica”, sul depotenziamento della Terapia Intensiva all’Ospedale di Cento, purtroppo si è realizzato.

Gli spostamenti del personale sanitario, fino a prima dell’estate addetto ai 6 posti di Terapia intensiva e ora collocato ufficialmente in altri reparti interni, certificano la scellerata trasformazione del reparto in Subintensiva, con tutte le conseguenze negative del caso. Ad oggi sono attivi solo 1 o 2 posti d’Intensiva e gli altri 4 di Subintensiva.

A tal proposito, siamo stati contattati da un Professore che ha lavorato al SS. Annunziata per tantissimi anni e che ha ritenuto, in coscienza, di far conoscere le nefaste conseguenze di questo declassamento, ossia, il calo drastico, tra gli altri, degli interventi nel reparto di Chirurgia, ormai limitato a operazioni di media e bassa difficoltà. Quelli che riguardano casi più complicati, sono di fatto già trasferiti a Cona, dove esistono ben 17 sale operatorie che evidentemente sono da riempire, cosa successa praticamente mai negli anni. L’ennesima dimostrazione di ciò che andiamo dicendo da tempo, ossia, che esiste un disegno politico di depotenziare gli Ospedali periferici, come quello di Cento, a favore della mega struttura di Cona.

Data l’ormai cronica assenza o insignificanza dell’Amministrazione comunale di Cento in tema di difesa del SS. Annunziata, non perderemo più tempo ad appellarci inutilmente a loro, evidentemente più impegnati a nascondere e giustificare le scelte della loro parte politica regionale, invece di aiutare con i fatti i cittadini bisognosi di cure in una struttura vicina, ma ci rivolgiamo ai Primari, ai dirigenti e a tutto il personale sanitario che lavora nella struttura ospedaliera centese, affinché reagiscano al suo svuotamento operativo, facendo emergere le questioni e facendo valere, presso l’Asl ferrarese, le ragioni sacrosante del mantenimento in forza del nosocomio. E’ un intero territorio a chiederlo. E’ il bisogno fondamentale di una comunità.

Vi sono tempi nei quali è un dovere morale reagire, pacificamente ma in maniera risoluta, a questioni che recano danni gravissimi alla comunità. E l’attuale è uno di quelli. Noi lo stiamo facendo da tempo, ma non è assolutamente sufficiente, malgrado qualche buon risultato sia stato raggiunto, come evitare che il Pronto Soccorso diventasse Cau. Le istituzioni comunali non intervengono e allora siamo costretti a farlo noi.

Occorre sempre più, quindi, una presa di coscienza generale della gravità della situazione, da parte di tutti noi cittadini e degli operatori sanitari che con tanto impegno e professionalità lavorano giornalmente all’Ospedale di Cento per il bene e la salute di questa nostra comunità. E’ in gioco il bene più prezioso esistente sul nostro territorio e non possiamo accettare che lo indeboliscano con scelte politiche sbagliate e quindi dannose.

Cittadini in Soccorso all’Ospedale di Cento