Abbiamo esaminato il DPFP 2025 (documento programmatico di finanza pubblica da cui deriva la legge finanziaria presentata in parlamento per il 2026 da poco più di 18 miliardi .
La legge finanziaria 2026 è la più ridotta degli ultimi 12 anni . Solo il governo LETTA fece meno con una legge da 14,7 miliardi .
In particolare il deficit ( differenza fra ENTRATE e USCITE ) ritorna intorno al 3 % voluto dai parametri di Maastricht ed il saldo PRIMARIO ( differenza fra entrate e uscite prima degli interessi ) torna positivo , significa che lo stato incassa più di quanto spende , prima di pagare gli interessi sul DEBITO PUBBLICO.
Debito pubblico che resta al preoccupante livello del 135% del PIL e ciò comporta interessi previsti dai 91,7 miliardi nel 2026 fino al 104,5 nel 2028 , arrivando ad incidere al 4,3% del PIL , quasi quanto il costo del finanziamento del SSN (6,4%) !!
Il pagamento degli interessi porta il deficit effettivo nel 2026 a 63 MILIARDI , ovvero nuovo debito pubblico che si aggiunge agli oltre 3000 MILIARDI in essere .
La pressione fiscale complessiva resta inchiodata al 42,7% nonostante qualche timido segnale di riduzione delle tasse effettuata in modo spot .
Di fatto il potere di acquisto REALE del 99% della cittadinanza NON aumenta , anzi la decurtazione è notevole data l’inflazione che il miracoloso sistema EURO non ha evitato ne neutralizzato .
La crescita del PIL resta inchiodata ad un asfittico 0,5% e nominalmente a 2.322 miliardi mentre il debito sale in previsione a 3077 miliardi per raggiungere i 3270 nel 2028 !
Si aderisce però al folle progetto di RIARMO EUROPEO da 6800 miliardi in 10 anni , assurdo e ridicolo se non fosse drammaticamente VERO !
Si tenta timidamente di finanziare la modestissima riduzione delle tasse ai poveri con una genuflessione al sistema bancario per chiedere una carità a LOR signori che in questi anni per merito della BCE hanno raddoppiato il margine di interessi e aumentato a dismisura il margine servizi con la vendita sempre più spinta allo sportello di prodotti di gestione finanziaria.
La manovra andrà in parlamento , ma difficilmente subirà modifiche sostanziali anche perché la POLITICA ITALIANA TUTTA è ormai genuflessa al sistema finanziario internazionale o ne è espressione diretta , avendo ceduto la sovranità monetaria alla BCE ed adottato una moneta artificiale che in venticinque anni ha impoverito una nazione ed immiserito la stragrande maggioranza dei cittadini , ridotti a sudditi .
SENZA MONETA SOVRANA NON C’È ALCUNA POLITICA ECONOMICA NE ALCUNA LIBERTÀ .
ALL/ tabella presa dal DPFB 2025
MARCO MATTARELLI
PRESIDENTE
COMITATO VERSO ITALEXIT

