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GDF FERRARA: Sequestrate ad una farmacia del comacchiese mascherine di protezione individuale non sicure per prevenire il contagio dal coronavirus

DiGiuliano Monari

Mar 16, 2020


Sono 60 le mascherine “chirurgiche” che i finanzieri del Comando Provinciale hanno
sequestrato ad una farmacia del comacchiese, perché ritenute non sicure.
Si tratta di una partita di dispositivi di protezione individuale prodotti in Turchia, destinati
al commercio, con caratteristiche tali da non essere ritenuti idonei per la salute del
consumatore.
I finanzieri della Tenenza di Comacchio, dopo aver riscontrato la totale assenza sulla
confezione contenente le mascherine, di idonea etichettatura riguardante il contenuto
minimo di informazioni al consumatore in lingua italiana, hanno accertato che la qualità
delle medesime era tale da consentire non solo il passaggio della luce ma anche di non
trattenere le goccioline di saliva c.d. “droplet” e quelle prodotte dalle secrezioni nasali,
annullando di fatto tutte le precauzioni di sicurezza come quella della distanza
interpersonale imposte dai recenti decreti di contenimento della diffusione del
coronavirus.
Per tali motivi, le mascherine, pur vendute ad un prezzo non ritenuto speculativo (1.50 €
cadauna), sono state sequestrate in violazione del Codice del Consumo (Decreto
Legislativo nr. 206/2005).
Nei confronti del responsabile titolare della farmacia è stata comminata la sanzione
amministrativa che va da un minimo di 516,00 euro ad un massimo di 25.823,00 euro per
ogni mascherina non sicura posta alla vendita.
L’attività sulla sicurezza dei prodotti, si inserisce fra quelle di polizia economicofinanziaria
svolte dalle Fiamme Gialle finalizzate, in questa momento, al contrasto delle
condotte illegali e fraudolente connesse a fenomeni di pratiche autoconcorrenziali, di
accaparramento delle merci, di manovre speculative sui prezzi (soprattutto sui dispositivi
di protezione individuale e di igiene della persona), di reati contro la pubblica
amministrazione connessi alle procedure di approvvigionamento di materiale sanitario ed
elettromedicale.
In tal senso, il dispositivo di rafforzamento messo in atto dalla Guardia di Finanza è volto
a garantire il rispetto delle regole anche in campo economico, per salvaguardare le
aziende che producono dispositivi di protezione secondo gli standard qualitativi e di
sicurezza imposti dalle norme e permettere ai consumatori di avere prodotti sicuri e a
prezzi di mercato.

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