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LETTERA APERTA AGLI ELETTORI DI DESTRA

DiLettera al Direttore

Ott 8, 2021


La mia storia di uomo di destra non ha bisogno di essere ricordata se non ai giovani, ai quali rammento che fui per dieci anni consigliere comunale di Cento, eletto nelle liste del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale, poi divenuto Alleanza Nazionale ed ora Fratelli d’Italia, nel cui simbolo campeggia ancora la fiamma tricolore del MSI.
La storia di politico di centro-destra dell’attuale candidato sindaco Fabrizio Toselli non può essere ricordata perché non esiste e tutt’ora non è iscritto a nessun partito della coalizione di centro-destra, continuando a dichiararsi civico.
Si deve invece ricordare che alle passate elezioni comunali, il civico Fabrizio Toselli sconfisse il candidato sindaco di centro-destra “
usando a proprio favore” i voti del centro-sinistra.
Ora, sempre lui, con il trasformismo e l’opportunismo che lo contraddistingue, “
usando a propriofavore” i voti del centro-destra vorrebbe battere il candidato sindaco Edoardo Accorsi.
Il problema vero, nelle elezioni amministrative, non è di carattere ideologico ma pragmatico.
In cinque anni e mezzo di gestione Toselli,
Cento ha accusato la caduta di tutti i parametri che la sostenevano, perché nulla è stato fatto per arginare questo crollo, nulla per evitare la perdita della nostra banca, su tutto silenzi e finzioni.
La ricostruzione è stata disattesa con una evidenza drammatica, basta andare in piazza e dopo dieci anni il
Municipio ed il Teatrocomunale non sono neppure stati toccati, mentre per la Pinacoteca civica solo ora cominciano i primi lavori.
Ritardi su ritardi su tutto,
inefficienza della macchina comunale che va posta a carico del sindaco e non certamente degli esecutori delle sue direttive.
Eppure, dove c’era l’interesse la ricostruzione è avvenuta: due ruderi di proprietà di Elena Malavasi, moglie di Fabrizio Toselli, hanno ottenuto 850mila euro di contributi ed ora sono una bella villa di campagna da tempo completata;
il privato fatto mentre il pubblico aspetta.
Fabrizio Toselli ricandidandosi sindaco, per ottenere consenso,
ha promesso tutto ed il contrario ditutto a tutti; ha staccato cambiali elettorali che non pagherà mai, nella impunità più completa perché alle prossime elezioni non sarebbe più eleggibile, avendo compiuto il secondo mandato.
In cambio di promesse, favole e possibilismi, senza nulla dare,
chiede un voto che per lui equivarrebbe a 65 mensilità di circa 3500 euro netti ciascuna, pari a 227.500,oo per il mandato.
Lui promette e Tu dai, vieni “
usato come strumento di profitto personale” in nome del pubblico interesse e dell’ideologia.
Io, uomo di destra ho sempre avversato questa metodologia, semplicemente perché non appartiene alla mia cultura e considero Fabrizio Toselli
un parassita del pubblico interesse e dell’ideologia nella quale mi riconosco.
Fabrizio Toselli rappresenta la continuità di un sistema che non condivido.
Pertanto, ti invito a riflettere su queste valutazioni e a trarne le debite conseguenze.
Da parte mia, domenica 17 ottobre
non voterò Fabrizio Toselli, né gli darò il vantaggio di una mia astensione; Cento ha bisogno di una svolta per uscire dalle paludi in cui si trova.

Mirco Gallerani

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