
Dal profilo pubblico del sindaco Lodi
Ieri è stata una giornata di festa. Nulla di paragonabile al nostro vero carnevale, ma comunque una occasione per famiglie e bambini, chiusa con il rogo di Tasi e uno spettacolo pirotecnico di buon livello.
La cronaca di questa giornata dovrebbe finire lì.
Ma leggendo i giornali così non è.
Credo sia davvero ora di smetterla di costruire polemiche inesistenti dove davvero non c’è materiale… E’ stata una giornata iniziata con un po’ di amarezza… è vero.
Amarezza perché per alcuni carristi sembra davvero impossibile rispettare qualche semplice regola. Venerdì pomeriggio (ovvero a due giorni dall’evento) i ragazzi de La busa si sono fatti vivi per chiedere di partecipare alla giornata di domenica con un carro di piccole dimensioni. E’ stato loro risposto dalla Polizia Municipale che mancava la documentazione relativa al carro e che i tempi apparivano stretti per mettere in regola le carte. Senza dire nulla i ragazzi hanno però continuato a perseguire questo obiettivo (cosa in sé più che positiva ma un po’ di comunicazione non avrebbe fatto male…).
Sabato sera Giancarlo Dinelli mi ha telefonato (poco prima delle venti) per esporre il problema. Gli ho detto che mi sarei attivato per cercare di garantire se non la sfilata almeno la presenza del carro. Gli ho chiesto tempo per costruire le autorizzazioni dicendogli che ci saremmo risentiti la mattina seguente, verso metà mattinata, per conferma. Gli ho detto chiaramente di non fare nulla senza specifiche istruzioni. Poi ho chiamato il Comandante della Municipale e ed ho cercato il Presidente della Pro Loco che era però irraggiungibile.
La domenica mattina ho ripreso il lavoro, cercando nuovamente il Presidente della Pro Loco e recuperando la polizza assicurativa della Pro Loco stessa per capire se esisteva la copertura prevista dal regolamento. Mentre stavamo lavorando per rendere possibile la presenza del carro, è arrivata la telefonata che il carro stesso era già stato portato in piazzale Rocca, senza permessi di trasposto, senza autorizzazione alcuna… Io capisco e credo nella buona fede dei ragazzi de La busa, li ho incontrati e ho visto la delusione nei loro occhi. Ma chi li ha consigliati ha davvero sbagliato. Qualunque organismo di polizia non può essere messo davanti al fatto compiuto. Non è con le forzature, soprattutto se costituiscono illecito, che si ottengono le cose. Anche volendo a quel punto non avrei più potuto fare nulla. Ci ho messo davvero tutto l’impegno ma non è così che si lavora e nemmeno così che ci si comporta. Va rispettato il lavoro di tutti, certo quello dei ragazzi, ma anche quello di chi veste una divisa ed ha delle responsabilità chiare e precise.
Leggo poi sui giornali di un mio intervento sul necrologio del carnevale… Non corrisponde al vero. Credo sia di pessimo gusto celebrare la morte di un carnevale che si sta cercando di salvare in tutti i modi. Ma se questo piace a qualcuno, non mi scandalizzo certo. Non capisco, ma mi adeguo. E davvero non metto becco in questioni che proprio non mi riguardano…
Piero Lodi
Sindaco di Cento