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Salute mentale, la riabilitazione psichiatrica oggetto di uno studio innovativo AUSL-Unife

DiComunicato AUSL FE

Set 14, 2022

Uno studio innovativo per implementare la riabilitazione psichiatrica nei servizi di salute mentale. È quello condotto dal Gruppo di Ricerca costituito dal Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale Dipendenze Patologiche (DAISMDP) AUSLFE in collaborazione con l’Istituto di Psichiatria dell’Università di Ferrara.

Al centro dello studio il trattamento psicosociale conosciuto come EB IMR (Illness Management and Recovery), sviluppato nel 2002 da K.T. Mueser e S. Gingerich, con lo scopo di aiutare i pazienti affetti da schizofrenia o disturbi maggiori dell’umore ad apprendere come gestire la propria malattia, soprattutto per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi personali.

Lo studio condotto nel corso dell’ultimo anno su 126 pazienti seguiti dai Servizi Psichiatrici Territoriali, dai Sevizi Dipendenze Patologiche e dal Centro Disturbi del Comportamento Alimentare, ha dimostrato che è possibile implementare questo strumento di riabilitazione all’interno dei servizi di salute mentale e dipendenze patologiche del DAISMDP.

Un modello efficace e adattabile in base alle esigenze specifiche degli utenti: i dati preliminari, infatti, offrono uno spunto di riflessione sulla versatilità del modello IMR in pazienti minorenni e con disturbi del comportamento alimentare, categorie di pazienti che finora non erano previste dai protocolli standard.

Si tratta di una sperimentazione unica in Italia perché, per la prima volta, il trattamento riabilitativo viene applicato in tutto il sistema e non solo nel singolo servizio. Una integrazione su larga scala orientata al recovery, ovvero al processo di recupero dalla malattia mentale, alla ripresa di una vita soddisfacente di funzionamento sociale” spiega Paola Carozza,direttrice DAISMDP.

I risultati dello studio sono stati elaborati in una tesi di laurea in Medicina e Chirurgia discussa a giugno 2022, dal titolo “Illness Management and recovery: dalle evidenze all’implementazione“. Risultati che andranno aggiornati nel tempo dal gruppo di ricerca AUSL-Unife, che dalla costituzione del DAI ha la funzione di promuovere studi epidemiologici, survey e ricerche orientate alla valutazione dei trattamenti, l’ottimizzazione e la personalizzazione delle cure, nell’ottica di una sempre maggiore integrazione tra la dimensione assistenziale dipartimentale e quella della ricerca.

Implementare la ricerca, mission di Unife e del DAISMPD, significa poter offrire alle persone affette da disturbi psichici, cure basate sulle evidenze, innovative ed efficaci. Ne trae beneficio la stessa didattica, per una formazione più articolata e moderna del personale, secondo gli scopi che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità sollecita a raggiungere quando afferma che ‘Non vi è salute, senza salute mentale’”, indica Luigi Grassi, direttore del Dipartimento di Neuroscienze di Unife.

Il gruppo di ricerca è composto da: prof. Luigi Grassi, prof. Martino Belevederi Murri, dott.ssa Maria Ferrara, Istituto di Psichiatria, Università di Ferrara, dott.ssa Paola Carozza direttrice DAISMDP, dott.ssa Cristina Sorio Uos Qualità, dott. Vincenzo Callegari Formazione, Nico Landi Rad, Lorenzo Benini amministratore di sistema.

La sperimentazione di questo importante approccio di riabilitazione psichiatrica, supportato dalla letteratura, rappresenta anche un percorso di formazione sul campo per circa 150 professionisti di tutte le professionalità (psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali e tecnici della riabilitazione psichiatrica).

Un modo per aiutare le persone con gravi problemi di salute mentale seguiti da Centri di salute mentale, Serd, residenze, centri diurni e programma DCA, a imparare a gestire la malattia, a riprendere il controllo sulla malattia e sulla propria vita, allo scopo di favorire il miglioramento delle conoscenze sui disturbi psichiatrici, il miglioramento nella gestione della terapia farmacologica, la riduzione delle ricadute e delle ospedalizzazioni, la riduzione dell’angoscia secondaria ai sintomi.