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⚠ Il fallimento del ‘porta a porta’ e la vittoria dell’inciviltà

DiMarco Cevolani

Dic 27, 2022

di Marco Cevolani
La foto che mostriamo in questo articolo è stata scattata da un nostro lettore ieri mattina (26 dicembre per chi legge, ndr) all’indomani dei festeggiamenti del Natale che hanno coinvolto, chi più chi meno, molti di noi. Ebbene, se da un lato dimostra che c’è gente maleducata e incivile e che non ha capito come funziona la raccolta differenziata e porta a porta, da un lato indica, casomai ce ne fosse ancora bisogno, che, per un verso o per l’altro, la raccolta porta a porta non funziona, anzi, è un fallimento completo. Sì perchè questa foto, che se vogliamo rappresenta la punta dell’iceberg, non è che l’ultima di tante e di tante segnalazioni: non c’è giorno in cui non vengano segnalati abbandoni di rifiuti. Certo è lodevole l’impegno dell’Amministrazione nel perseguire – e la stampa ne ha sicuramente dato conto –  chi abbandona rifiuti, ma il fatto che si perseguano “i lestofanti del rusco” purtroppo non serve da disincentivo per gli altri. Qualcuno invoca il ritorno del caro e vecchio cassonetto, con buona pace, forse, della raccolta differenziata “ma almeno non si vedrebbe questo schifo”, argomenta qualche nostro lettore. Certo è, a dirla tutta, che non funziona nemmeno il servizio pulizia, se si fa in tempo a creare la “discarica a cielo aperto” che vediamo: passa che sia impossibile tenere dietro a tutti quelli che abbandonano rifiuti lungo i fossi, ma qui siamo in centro storico: nessuno dei nostri amministratori (inteso non solo chi siede in comune, ma anche chi gestisce tutto il sistema della raccolta e della pulizia strade) gira per Cento? Un servizio efficiente prevedrebbe che ci fosse anche una pulizia tempestiva: bisogna aspettare che si crei la montagna di rifiuti per intervenire?