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CENTO: a Capodanno BOTTI VIETATI

DiGiuliano Monari

Dic 28, 2017

Con l’approssimarsi del Capodanno la Polizia Municipale ricorda che lo scoppio di petardi e botti può causare gravi danni alle persone, oltre che essere fonte di disturbo alla quiete pubblica e poter causare danni anche agli animali domestici.

Pertanto si rammenta alla cittadinanza che, a tutela della pubblica e privata incolumità, nonché della salvaguardia e del benessere degli animali, il vigente Regolamento di Polizia Urbana prevede, all’articolo 28 ‘Utilizzo e vendita di prodotti pirotecnici’, che il tassativo divieto, fatte salve specifiche autorizzazioni rilasciate per particolari manifestazioni, di far esplodere botti o petardi di qualsiasi tipo. Ciò in tutti i luoghi, coperti o scoperti, pubblici o privati, in cui si svolgono manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, di qualsiasi tipo: gli organizzatori responsabili delle iniziative dovranno affiggere appositi cartelli pubblicizzanti il divieto e assicurare, con proprio personale, un’assidua sorveglianza, avvertendo tempestivamente, se del caso, le forze dell’ordine; all’interno di asili, scuole, ospedali, case di cura, comunità varie, uffici pubblici e ricoveri di animali, nonché entro un raggio di 200 metri da tali strutture; in tutte le vie, piazze e aree pubbliche, ove transitano o siano presenti delle persone.

Inoltre la vendita negli esercizi commerciali abilitati è consentita esclusivamente nel rigoroso rispetto dei limiti e delle modalità stabilite dalla legge, con particolare riguardo al quantitativo massimo che può essere detenuto presso ciascun punto vendita, all’etichettatura e alle norme poste a tutela dei minori; in caso di accertata inosservanza, il Comune, valutata la gravità dell’infrazione, potrà disporre, in aggiunta alle altre sanzioni e all’eventuale sequestro della merce irregolarmente venduta, il divieto di prosecuzione della vendita.

La sanzione prevista per la violazione va da un minimo di 75 a un massimo di 500 euro, con possibilità di pagamento in misura ridotta di 150 entro 60 giorni.

Si raccomanda quindi la massima collaborazione, innanzitutto ricordando che la maggior parte delle persone che rimangono ferite dai botti sono le stesse persone che li stanno utilizzando.