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LETTERA AL DIRETTORE: “Il COVID-19 sta generando odio verso il prossimo”

DiGiuliano Monari

Apr 4, 2020

Gentile Direttore.

Ho 32 anni, abito a Cento e da circa 7 anni lavoro a tempo indeterminato presso una fabbrica a produzione alimentare di San Giovanni in Persiceto. Purtroppo le mie condizioni economiche non mi permettono ancora di avere a disposizione un’auto personale. E’ per questo motivo che tutte le mattine alle ore 6.00 mi reco a piedi su una via importante della città dove ad attendermi ci sono 2 miei cari amici e colleghi di lavoro che, a turno, mi ospitano sulla loro auto per accompagnarmi in ditta a lavorare. Da quando si è scatenata la pandemia del Coronavirus ho notato sulla mia pelle degli evidenti cambiamenti “in negativo” della nostra società e nei differenti rapporti di interscambio tra le persone. Mentre sto camminando verso la strada che mi porterà sul luogo di lavoro, mi è già capitato di incrociare altre persone, a piedi, oppure in auto, che si fermano un istante apposta per insultarmi, invitandomi a ritornare subito a casa. Molto probabilmente queste persone pensano che io mi stia divertendo a passeggiare, trasgredendo in questo modo le disposizioni del nostro Governo. In realtà io mi sto recando al lavoro, da onesto e sincero cittadino quale sono e come lo erano i miei genitori che purtroppo non ci sono più. Io opero nel settore alimentare ed in questo momento la mia azienda non può permettersi di sospendere la produzione. Io mi chiedo perché le persone siano diventate così aggressive e così intolleranti verso le altre. Io mi chiedo perché alcune di queste, prima di parlare, non si fermano un attimo per cercare di comprendere il gesto che stanno per compiere. Io mi chiedo perché la gente parla, senza prima essersi informata sui fatti. Le persone che si fermano per insultarmi lungo la strada, come se fossi il peggiore criminale esistente su questa terra, mi gettano addosso quintali di imprecazioni che mi vergogno io a ripensarle nella mia testa. Le chiedo gentilmente, direttore, se può pubblicare questo mio sfogo, forse inopportuno visto il momento che stiamo attraversando, ma che vuole soltanto essere uno spunto di riflessione per capire in quale direzione si è indirizzata la nostra società e il nostro modo di relazionare verso il prossimo. Credo anche io che l’emergenza Coronavirus durerà ancora molte settimane. Pertanto, sarebbe forse opportuno che tutti quanti noi utilizzassimo le nostre risorse per aiutare chi ci è vicino e chi ha davvero bisogno di un sostegno. Insomma, sarebbe corretto che in questo momento ci fosse della solidarietà tra la gente e non dell’odio e della cattiveria.

Colgo l’occasione per augurare Buona Pasqua a tutti; serena e sincera. Grazie.

Cordiali saluti.

LETTERA FIRMATA





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