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CENTO: Sabato l’inaugurazione del Giardino dei sensi

DiGiuliano Monari

Ott 15, 2020

«Toglietevi le scarpe e venite a sentire». Le parole sono dell’agronomo Laura Vancini che, dopo una laurea realizzata proprio sul nuovo “Giardino dei sensi e della biodiversità”, ora ne cura l’aspetto tecnico. Le parole dell’esperta sono state pronunciate in occasione della presentazione di come sarà lo spazio verde che aprirà ufficialmente al pubblico sabato 17 ottobre, alle 11, dopo il taglio del nastro del sindaco Fabrizio Toselli e l’assessore alla Cultura dell’Emilia Romagna Mauro Felicori. Ci saranno anche il vicesindaco Simone Maccaferri e l’assessore alla promozione del territorio Matteo Fortini. I due rappresentanti della giunta di Cento, proprio sabato 19 settembre alla Rocca, hanno illustrato come sarà il nuovo giardino, spazio riqualificato del Parco del Reno. All’incontro c’era anche l’ideatrice dell’iniziativa e presidente dell’associazione che fa capo a Nedda Alberghini. La presidente ha infatti proposto all’amministrazione l’idea, che il Comune ha poi accolto favorevolmente e per questo il parco sarà intitolato al figlio scomparso Daniele Po. Il Comune di Cento con l’associazione all’inizio di ottobre ‘regalerà’ alla comunità centese un nuovo spazio verde che avrà piante colorate per inebriare i sensi, anche dei non vedenti, tutti i cartelli presenti nell’area verde saranno scritti anche in Braille. Ci saranno anche piante aromatiche, anche quelle più originali che potranno essere usate in cucina. Durante la presentazione di sabato il vicesindaco Simone Maccaferri e l’assessore Matteo Fortini hanno poi spiegato ai presenti come sarà il nuovo giardino.

«L’idea è nata dall’interlocuzione fra l’amministrazione comunale e l’associazione – ha precisato Simone Maccaferri – ed è stata un’opera di rigenerazione urbana dell’area del Parco del Reno, fortemente voluta dalla amministrazione». Per il giardino il Comune di Cento ha investito 50mila euro e la parte restante dei costi l’ha coperta la stessa associazione.

«Il giardino, e la sua peculiare forma a cinque petali, descritta nella tesi di laurea di Laura Vancini dal titolo ‘Il Parco del Reno – dalla riqualificazione territoriale al ruolo sociale’ prevede la creazione di aree specifiche con caratteristiche uniche che consentiranno a cittadini e natura una diretta esperienza l’uno con l’altra» ha spiegato ancora il vicesindaco.

“Si tratta di un progetto unico nella sua tipologia» hanno poi aggiunto i due amministratori parlando ai presenti. Maccaferri e Fortini concordano nel fatto che «Cento ha messo in campo, per la prima volta, una politica di riqualificazione ambientale e paesaggistica basata sul principio del coniugare la valorizzazione della natura con la promozione della società in una ottica di inclusione sociale e partecipazione attiva». L’area, infatti hanno evidenziato «è caratterizzata dalla assenza di barriere architettoniche e progettata tenendo conto delle esigenze delle fasce più fragili della popolazione». Il nuovo giardino sarà anche a disposizione per creare nuovi laboratori, incontri e seminari e attività a scopo didattico, per associazioni, enti e singoli cittadini.

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