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Nuovo Dpcm: duemila euro al cinema. Aiuti anche per palestre, ristoranti e bar – il plauso di ASCOM e CONFESERCENTI

DiGiuliano Monari

Ott 27, 2020


La giunta Toselli vara altri contributi a fondo perduto.

La lettera alla Regione per coinvolgere anche il trasporto privato centese

Duemila euro al cinema. Millecinquecento euro a palestre e centri benessere. Mille euro a ristoranti e pizzerie con consumazione al tavolo. E ancora: 600 euro per bar e pasticcerie.

E’ quanto è stato deciso nella riunione straordinaria con i componenti della giunta tenuta domenica 25 ottobre, a poche ore dal varo del nuovo Dpcm che introduce ulteriori restrizioni a diverse categorie economiche. Questa mattina, inoltre, sentite tutte le associazioni di categoria, il sindaco e i componenti della giunta hanno deciso la misura del contributo che sarà erogata secondo un criterio del doppio binario, ovvero distinguendo le attività che sono costrette a una chiusura totale (ad esempio cinema e palestre) rispetto a quelle che invece hanno una chiusura parziale (bar e ristoranti). Le misure che la giunta si accinge a deliberare saranno erogate con modalità simili a quelle già adottate in primavera per tutte le categorie colpite dalle restrizioni dovute al lockdown. Il Comune di Cento in quell’occasione erogò complessivamente 350 mila euro di buoni a fondo perduto.

Il nuovo contributo sarà a favore di 92 bar, 35 fra ristoranti e pizzerie e altre 10 attività fra palestre e centri benessere. Si aggiungono tutti i cinema locali.  

Il sindaco Fabrizio Toselli e il vicesindaco Simone Maccaferri, inoltre, questa mattina hanno inviato alla Regione, e per conoscenza al ministro dei Trasporti Paola De Micheli, una lettera per affrontare il tema del trasporto pubblico legato alle scuole e al pendolarismo. Nelle missiva a firma congiunta, il sindaco e il vice ritengono <<che la decisione presa nell’ultimo riunione di destinare al Ferrarese solo tre autobus in più non è sufficiente a risolvere un nodo che non è una percezione solo mediatica ma un problema reale da considerare nel contenimento della pandemia>> affermano i due amministratori che inoltre propongono <<di ridurre al 50% la capienza degli autobus coinvolgendo anche il trasporto privato che erogano alcune aziende di Cento >>. Una proposta che i due amministratori ritengono debba essere presa in considerazione specialmente quando finirà il periodo della didattica a distanza.

<<La decisione di erogare altri contributi a fondo perduto nasce dalla condivisione della richiesta che le regioni hanno fatto al governo per garantire, a differenza di quanto successo durante la chiusura dei mesi scorsi, un ristoro economico adeguato per tutte quelle categorie economiche penalizzate da queste nuove restrizioni>>. Il sindaco poi ribadisce: <<Non è la chiusura la soluzione al problema ma la gestione, con equilibrio, del problema stesso>>.

il commento di Marco Amelio, Presidente ASCOM Cento

“Registriamo con favore l’impegno concreto della giunta comunale di Cento: si tratta di un provvedimento ampiamente condiviso con l’Amministrazione – spiega Marco Amelio presidente Ascom di Cento – e che si muove nella direzione di quei contributi a fondo perduto che gli operatori del Commercio, Turismo e Servizi invocano. Si tratta  di un’ulteriore misura che segue quella della primavera scorsa che ha attuato il comune guerciniano e che ovviamente, non sostituisce, ma affianca l’indispensabile quanto urgente aiuto promesso dallo Stato. Si tratta di importi che potranno ammortizzare nel corso di questo mese di restrizioni previsto dal recente DPCM alcune spese contingenti” ossia di poter pagare una rata del mutuo piuttosto che un affitto. Insomma aiuti quotidiani, semplici ma sopratutto immediati perché ora c’è bisogno proprio di questo, una visione condivisa da Michele Rosati dirigente provinciale di Confesercenti :”E’ un gesto più che apprezzabile quello realizzato da questa Amministrazione comunale nei confronti degli operatori del Terziario. Contributi che peraltro arrivano in una fase di profonda fibrillazione economica e sociale nell’ambito di un’emergenza sanitaria complessa e di cui al momento non si vede la fine”. 

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