La decisione del sindaco Accorsi di introdurre la ztl nel centro di cento è l’ennesima dimostrazione di quanto questa amministrazione sia distante dai problemi reali della città e che come al solito impone le proprie scelte senza ascoltare le minoranze, la consulta e i diretti interessati.
Invece di aiutare commercianti, famiglie e lavoratori, si mettono nuovi divieti, nuove restrizioni, nuove complicazioni. in nome di una “mobilità green” che sulla carta può anche sembrare nobile, si ignora la realtà quotidiana: quella di chi deve raggiungere il centro per lavorare, fare la spesa, accompagnare i figli, vivere la città
Chi ci guadagna da una ztl imposta senza una visione chiara e senza un confronto serio con chi la città la abita ogni giorno? Di certo non i negozianti, che vedranno diminuire il passaggio e i clienti. Di certo non gli anziani o le persone con difficoltà motorie, che si troveranno tagliati fuori da una parte fondamentale di Cento.
Parliamoci chiaro: una ztl serve solo se c’è un piano strutturato, con parcheggi alternativi, servizi di trasporto efficienti e una vera strategia per il rilancio del centro storico. Qui invece si parte dal divieto, senza offrire soluzioni concrete e senza aver tenuto conto di che tipo di città è cento.
Siamo contrari a questa scelta perché non tiene conto del tessuto sociale ed economico della nostra città. Cento ha bisogno di apertura, non di chiusura. ha bisogno di ascolto, non di imposizioni.
per questo con il gruppo di fratelli d’italia, ci attiveremo con le associazioni di categoria per capire insieme come evitare che il centro subisca un danno e individuare soluzioni che tutelino attività, residenti e vivibilità.
Chiediamo che questa decisione venga rivista, che si apra un confronto vero con i cittadini, con i commercianti, con le associazioni e la consulta. perché il futuro di cento si costruisce insieme, non a colpi di ordinanze o per ideologia.