Due ragazzi, poco più che ventenni ed un trentacinquenne di origine straniera, sono stati denunciati dalla stazione di Copparo per truffa mediante il raggiro della falsa vendita di beni sul mercato on line. Il malcapitato è un sessantenne residente nel copparese che, nello scorso mese di febbraio, aveva notato in vendita su una piattaforma dell’e-commerce, un trattorino usato, per giardini e terreni di piccole dimensioni, al prezzo allettante di 1.900 €. La società che lo aveva messo in vendita si presentava come sede legale in Puglia e, una volta mostratosi interessato, ne era nato uno scambio di messaggi mediante WhatsApp dove l’interlocutore gli aveva garantito di essere in grado di effettuare la spedizione aggiungendo 200 € al prezzo di vendita.
Dapprima sembrava che tutto filasse liscio anche perché era stata esibita, sempre per messaggio, la fattura ed i riferimenti del pagamento che avrebbe dovuto avvenire mediante bonifico. Una volta eseguito il pagamento, l’uomo ha atteso qualche giorno per aver notizie dove, dall’altra parte, gli veniva riferito che doveva pazientare perché vi erano problemi legati alle troppe consegne ed una congestione dei trasporti. Passato un po’ di tempo ed insospettito delle scuse che, sempre mediante messaggio, gli venivano rifilate, ha deciso di tentare di telefonare al numero che aveva quale contattato con il fantomatico venditore fino a rendersi conto, a malincuore, che dall’altra parte, molto probabilmente vi era qualcuno che lo aveva tratto in inganno perché, a quel numero, nessuno ha mai risposto e così pure i messaggi si sono interrotti.
Una volta formalizzata la denuncia presso la Stazione di Copparo, i militari hanno avviato le indagini partendo dal numero di telefono cellulare che, come molto spesso succede, era intestato ad un cittadino straniero di Milano e rivelatosi inesistente. Successivamente sono state richieste le informazioni alla banca sulla quale era stato eseguito il bonifico, scoprendo che si trattava di un istituto bancario che opera esclusivamente on line e che aveva aperto un conto corrente a tutti gli effetti con la semplice prassi di registrazione telematica.
Gli approfondimenti condotti dai Carabinieri hanno consentito di identificare i tre complici, residenti tra il Veneto e la provincia di Ferrara, e di precedere nei loro confronti con la denuncia per il reato di truffa in concorso.
I Carabinieri invitano a porre sempre la massima attenzione quando si tratta di eseguire degli acquisti on line perché, molto spesso, dietro ad un annuncio troppo allentante che proviene da un soggetto privato, si può nascondere qualche malintenzionato ed invitano a segnalare subito al 112 ogni anomalia o sospetto di essere stati raggirati.
