Satura lanx: la stagione è servita!
La rassegna di spettacoli 2025-2026 è un piatto colmo di ogni sorta di primizia o, come dicevano i latini, una “satura lanx”, locuzione da cui trae origine proprio il termine satira. E in effetti, in questa stagione teatrale, la satira di costume ritorna in grande stile, sia in un cartellone ad essa dedicato, sia insinuandosi in quasi tutti gli spettacoli, in cui l’ironia e la critica sui vizi, le assurdità e le miserie di oggi sono all’ordine del giorno. Non solo, quindi, un cartellone chiamato proprio “Viva la satira!”, con Alessandro Bergonzoni, Paolo Cevoli e il novello “Aristofane” Anna Porcelli Safonov, ma anche la “Prosa“, con spettacoli che vanno da un Otello rivisto da Lella Costa a “Buongiorno ministro” con Enzo Iacchetti e Carlotta Proietti, ci porteranno a riflettere e sorridere sui vizi e le assurdità dell’età contemporanea. E poi un classico di Feydeau con Max Pisu e Chiara Salerno oppure Anna Valle e Gianmarco Saurino che daranno “Scandalo” o ancora un nuovissimo e brillantissimo testo dal titolo “La moglie fantasma” con Maria Grazia Cucinotta e Pino Quartullo andranno ad arricchire ulteriormente il piatto già estremamente ricco. Una ricchezza anche di generi, in cui la musica avrà una parte importante, soprattutto per alcune proposte in cui attori come Sebastiano Somma o LauraMorante saranno protagonisti, accompagnati da grandi musicisti.
“Giovanissimi” non sarà solo il nome di un cartellone dedicato ai più piccini e a tutti coloro che anche da adulti vogliano godere della magia più incantata del teatro, ma vorrà essere un’esortazione a rimanere giovani, a guardare la realtà con gli occhi di un bambino e a godere innocentemente della poesia che scaturiasce dalle movenze di un clown o di un pupazzo di stoffa. D’altra parte se non potessimo rimanere un po’ bambini, non potremmo nemmeno godere di quella innocente follia che tanto caratterizza il “Teatro Dialettale”, pietra miliare delle stagioni teatrali della Fondazione Borgatti.
Per finire, la nostalgia e il sogno di un brillante futuro: “In un vecchio palco del Borgatti”, uno spettacolo frutto dell’inventiva dello staff della Fondazione Teatro, con la partecipazione dell’attore comico Vito, in cui musica e recitazione si fondono e attraversano il tempo, dal glorioso passato del Borgatti, dall’opera, all’operetta, al cabaret e al teatro dialettale, per guardare all’immediato futuro con fiducia e speranza!
Dichiarazione Presidente Giorgio Zecchi
“Il teatro è molto più di un luogo fisico. È evasione, è sorriso, è emozione è riflessione. È quel momento in cui si fa buio in sala, poi il silenzio profondo dell’attesa lascia spazio al sipario che si apre, alla luce della scena, per ritrovarsi a viaggiare altrove, a ridere insieme, a commuoversi senza difese e a crescere nel cuore e nell’anima. È un tempo prezioso che ci allontana dalla frenesia quotidiana e ci riporta all’essenziale: l’umanità. Ma il teatro è anche un luogo, uno strumento di dialogo e sviluppo del pensiero critico e riflessivo, è uno strumento educativo, terapeutico, sociale, in grado di nutrire la vita individuale e collettiva. Lo scorso anno, ben 12.000 spettatori hanno scelto di vivere e condividere con noi questa magia. Un risultato straordinario, che ci riempie di gratitudine e che conferma quanto il teatro sappia ancora parlare al cuore delle persone. Questo ci ha spronati a migliorare nella ricerca di proposte ancora più ricche e culturalmente più elevate, mettendo in luce importanti artisti che avremo la gioia di conoscere. A tal proposito abbiamo costruito un programma ricco, vario, capace di stupire, far riflettere, sorridere, sognare. La stagione che si apre oggi vuole essere un nuovo invito all’incontro, alla scoperta, al sentire. E’ urgente infatti che il teatro torni ad essere qualcosa di vivo, di forte, che possa turbare i cuori inerti: una doccia al servizio dell’igiene morale, un esercizio, un combattimento. Grazie. Grazie a ciascuno di voi per la fiducia, la partecipazione, la costanza. Grazie agli artisti, al CdA e a tutto lo staff della Fondazione Teatro G.Borgatti che, con passione, competenza, attenzione e diponibilità, rendono possibile ogni spettacolo. E grazie anche alle istituzioni e ai partner che continuano a credere e investire nella cultura nella nostra realtà.
Vi auguro una stagione intensa e luminosa. Che il sipario si apra… e che cominci la magia.“
