Siamo ancora qua, a mantenere l’impegno d’informare quanto succede ai danni dell’Ospedale di Cento. Questa volta a subire un gravissimo depotenziamento è il reparto che si può definire l’anima di una struttura ospedaliera: la Terapia intensiva.
Prima di questa estate, vi erano sei posti letto riservati all’unità coronarica cardiologica e ai post-chirurgici gravi che necessitano di Terapia intensiva, assistiti da tre operatori sanitari per ogni turno giornaliero: un operatore ogni due degenti, secondo i protocolli. Con la ormai consueta prassi di riduzione del personale nel periodo estivo, anche quest’anno l’Ausl ha tolto a Cento operatori sanitari che agivano nel Reparto intensivo, facendolo di fatto diventare Subintensivo, dove sono curati i casi meno gravi normalmente assistiti nei vari reparti competenti.
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Al momento in cui scriviamo, a periodo estivo concluso, non è stato ripristinato l’assetto originario.
Nella malaugurata ipotesi che fosse confermata l’eliminazione della Terapia intensiva al S.S. Annunziata e mantenuto solo una Subintensiva, si avrà di conseguenza un calo drastico di certi tipi d’interventi chirurgici, non avendo più un reparto che possa assistere determinate gravità, con tutte le conseguenze negative del caso. E questo non è allarmismo, come qualcuno cercherà di far passare, ma la cruda e dura realtà.

L’appello che lanciamo in maniera accorata e perentoria è che l’Amministrazione Accorsi esca dal solito silenzio che mantiene davanti a questi gravissimi depotenziamenti e intervenga concretamente presso l’Ausl ferrarese, per il ripristino immediato dei posti in Terapia intensiva. E non si venga a dire che ne erano all’oscuro, perché l’Assessore alla Sanità Mario Pedaci è un cardiologo che opera da anni all’Ospedale di Cento e quindi conosce perfettamente i fatti. Il problema è che evidentemente li accetta e li giustifica pure, creando un danno enorme alla cittadinanza che invece dovrebbe tutelare come Assessore. Un gesto ormai necessario sono le sue dimissioni, da un ruolo in Giunta che oggettivamente non svolge in maniera degna.
Non lo è mai stato, ma ancor più ora non è tollerabile questa accettazione supina, da parte di chi ci amministra, di ogni decisione dell’Ausl ferrarese che davanti ai microfoni compie annunci roboanti a favore dell’Ospedale di Cento e poi in pratica ne toglie costantemente personale a favore di Cona. Anche in questo caso, come dopo la chiusura del Punto Nascite e dei posti letto in Medicina, i pazienti che necessitano di Terapia intensiva saranno portati a Cona, creando così un enorme disagio alla popolazione del territorio centese e comuni limitrofi.
Nella speranza di esser riusciti a trasmettere la gravità della situazione, diciamo che tutto questo non è accettabile ed essendoci ancora tutti i tempi per farlo, si ripristini la Terapia intensiva all’Ospedale di Cento nella sua completezza, mettendo davanti il bene della comunità, invece che il proprio tornaconto politico o la carriera professionale.
Cittadini in Soccorso al Pronto Soccorso di Cento