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A Persiceto due weekend con la “Sagra di Re Bertoldo”

DiMarco Cevolani

Giu 7, 2023

Per ben due weekend, da venerdì 9 a domenica 11 giugno e da venerdì 16 a domenica 18 giugno, il centro storico di Persiceto accoglierà la “Sagra di Re Bertoldo” con spettacoli, giochi e rievocazioni a tema medievale per grandi e piccoli mentre nell’apposito stand coperto allestito in piazza Garibaldi si potranno gustare i piatti tipici della tradizione persicetana rivisitati in chiave bertoldesca.

La “Sagra di Re Bertoldo” ritorna a Persiceto nel mese di giugno, nei weekend del 9-11 e 16-18. Promossa dall’Associazione Carnevale Persiceto con il patrocinio del Comune, la sagra farà immergere il centro storico del paese in un’atmosfera bertoldesca e medievale e offrirà le prelibatezze del “Menù di Re Bertoldo”. Fra i vari scritti del padre letterario del Bertoldo – lo scrittore Giulio Cesare Croce nato a Persiceto nel 1550 – si trova anche “L’Eccellenza e il trionfo del Porco”: la carne di maiale non mancherà di certo anche nel menù dello stand gastronomico che sarà allestito in piazza Garibaldi.

Il primo week end sarà caratterizzato dalle atmosfere medievali con rievocazioni, spettacoli e giochi per bambini e tutte le sere (più la domenica a pranzo) sarà aperto lo stand gastronomico, divenuto ormai famoso per la bontà del suo particolare menù, che trae ispirazione dalla cucina tipica bolognese ma viene declinato in tante varianti dedicate a Bertoldo, al suo spirito irriverente ma anche ai cibi semplici e genuini che amava mangiare come rape e fagioli: fra i piatti proposti troviamo per esempio i “Tortelloni di Bertoldo” (con la rapa rossa), i “Tortellini blasfemi della Corte di Castagnolo” (alla panna), il “Friggione di fra’ Cipolla” (a base di cipolla e pomodoro), “Lo scettro di Bertoldo” (stinco di maiale con purè rosa), “La ciambella di via Cretini” (pinza bolognese) o “La torta dei campi allagati” (torta di riso) e tante altre prelibatezze. Lo stand gastronomico sarà aperto il venerdì e il sabato dalle ore 19 e la domenica dalle ore 12 e dalle ore 19 (per prenotazioni: 334.3049259 oppure segreteria@carnevalepersiceto.it).

Venerdì 9 giugno alle ore 16 in Piazza Garibaldi appuntamento per i più piccoli con “Wanda Circus” (truccabimbi, zucchero filato e laboratorio di bolle di sapone); alle ore 21 in piazza del Popolo spettacolo medievale “Aeternum Ludere” con varie attrazioni (giochi di equilibrio con spade a quattro metri di altezza, illusionismo, lancio di coltelli e asce) che daranno il via ad un grande spettacolo di fuoco e giocoleria infuocata. Sempre per i più piccoli ci saranno attrazioni anche sabato e domenica con rievocazioni medievali e giochi: piazza Garibaldi oltre a Wanda Circus, sabato 10 giugno dalle 17 alle 23.30 e domenica 11 giugno dalle 15 alle 19 ospiterà “La Compagnia d’Arme delle Spade” con simulazioni e rappresentazioni di battaglie campali, duelli, cortei storici, allestimenti di vita da accampamento medioevale e giochi a tema per bambini. Domenica alle ore 21 in piazza Garibaldi si terrà inoltre lo “Spettacolo di balli country” a cura del gruppo di ballo “Monteveglio Country”.
Per informazioni dettagliate sul programma della “Sagra di Re Bertoldo”: segreteria@carnevalepersiceto.it

Persiceto: dove nasce Giulio Cesare Croce e il suo Bertoldo
Scrittore e cantastorie nato a Persiceto nel 1550 e morto a Bologna nel 1609, Giulio Cesare Croce, figlio di un fabbro ferraio, ha pubblicato due anni prima di morire una Descrittione della vita del Croce di trecentottantotto versi in terzine, che è l’unico documento della sua povera e stentata esistenza. Nel 1575 si sposa e decide di abbandonare il mestiere di fabbro per mettersi a fare il poeta girovago e cantastorie. Girava per le strade e per le piazze della città recitando le sue composizioni accompagnandosi con il violino e vendendo poi i testi stampati in opuscoli, fogli volanti, “ventarole” [fogli di maggior spessore così detti perché servivano, una volta letti, a farsi vento]. Scrive in questo modo un’innumerevole quantità di dialoghi, canzoni, barzellette, commedie e farse, storie d’occasione in lingua e in dialetto, divenendo in breve il più famoso fra i poeti girovaghi del tempo, noto anche fra i letterati bolognesi col soprannome, che lo accompagnerà fino alla morte, di Giulio Cesare dalla Lira. Gli argomenti delle sue opere sono tratti dall’osservazione diretta del mondo popolare della città e della campagna, di cui rappresenta le miserie e gli affanni, i divertimenti e gli amori, e di cui soprattutto mette in risalto l’amara consapevolezza che gli uomini delle classi popolari hanno delle disparità sociali e il prevalere continuo nella loro vita della durezza delle condizioni economiche (…). Delle trecento e più opere del Croce la più nota e significativa è Le sottilissime astuzie di Bertoldo, seguite dalle Piacevoli e ridicolose semplicità di Bertoldino.