Grande successo sabato 23 febbraio, in Pandurera, per l’iniziativa ‘Zent e al so carnevel’, nell’ambito della rassegna ‘Aspettando il carnevale’, organizzata da Comune di Cento, Fondazione Teatro Borgatti, CMV Servizi e Manservisi Eventi, grazie al sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) e della Regione Emilia Romagna.
Giancarlo Mandrioli e Patrizia Roncaglia hanno scelto e interpretato poesie vernacolari di Edgardo Falzoni Gallerani degli anni 1977-78. Andrea Bianchi ha indagato le musiche rifacendosi a una pubblicazione di Nerina Virtali del 1987 dal titolo ‘Briciole. Dello sconfinato banchetto che è la poesia folklotica raccolte nelle campagne centesi’. Ad accompagnare la sua voce Denis Biancucci alla fisarmonica, Alessio Alberghini agli strumenti a fiato, Giacomo Fantoni alla chitarra, Francesco Boni al contrabbasso e Alberto Coda alle percussioni.
Poiché anche la gastronomia costituisce un elemento culturale e identitario di grande importanza, al termine dello spettacolo sono stati proposti i dolci dell’antica tradizione carnevalesca locale, sfrappole, castagnole, tortelloni dolci, tutti preparati dal Centro Anziani di Cento.
A introdurre la serata l’assessore ai Servizi Bibliotecari, Mariacristina Barbieri, che ha dato appuntamento all’8 marzo per un altro importante evento, dedicato ai Testamenti di Tasi. «Il Comune di Cento è infatti risultato fra i vincitori del bando regionale sul dialetto con un progetto dedicato a questi testi – ha piegato -. A seguito del recupero dei manoscritti/dattiloscritti dei testamenti di Tasi redatti in dialetto dall’indimenticato Filippo Omes Govoni negli anni 1965-1966, 1970-1989, abbiamo ritenuto importante pubblicare la raccolta organica di questi inediti, per consentirne la più ampia conoscenza e diffusione nella comunità».
‘Zent e al so carnevel’ ha presentato il primo frutto di un lungo lavoro, ancora in corso, di ricostruzione e studio del ricco patrimonio poetico e musicale di matrice popolare, legato al periodo carnevalesco. Una ricerca che si inserisce nel progetto Fus Carnevali storici, rispetto il quale il carnevale di Cento si è classificato con 96 punti secondo in Italia, aggiudicandosi tuttavia un contributo superiore a quello del carnevale di Viareggio, che ha totalizzato un solo punto in più. In particolare il Ministero dei Beni culturali ha premiato il carnevale di Cento per il suo valore storico e antropologico, poiché rappresenta un patrimonio culturale che perdura nei secoli, derivato dalla creatività, dalle tradizioni, dall’originalità dei centesi e ha da sempre rivestito il ruolo di strumento di coesione sociale e affermazione di identità della comunità.
