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CENTO: Semaforo pedonale di via IV Novembre dai tempi biblici

DiGiuliano Monari

Feb 1, 2021

Di Manuela Armida – Il pedone ha sempre ragione? Secondo la legge no, ma se il pedone si trova al semaforo di Via Ugo Bassi, all’incrocio con Via IV Novembre, si…! E il motivo è semplice: la chiamata pedonale non funziona e – a quanto pare – è una segnalazione che non è mai passata di moda!

Anche anni fa, era stata infatti denunciata l’anomalia che riguarda, da un lato, la circolazione di un’arteria stradale molto frequentata e trafficata del centro città, e, dall’altro, l’incolumità del cittadino. Areacentese se era occupata e il problema sembrava risolto. Sembrava.

Se vi capita quindi di vedere pedoni correre sulle strisce pedonali, non additateli come incivili; magari dopo un’attesa estenuante sono arrivati alla triste conclusione che il disservizio persiste e che non resta loro altro da fare, se non scattare come abili maratoneti per raggiungere (si spera indenni!) l’altra parte del marciapiede.

Non tutti però sono agili e scattanti e il pericolo è dietro l’angolo (anzi all’incrocio)!

Sembra quasi una barzelletta ma proprio questo semaforo è dotato del dispositivo T-red (vale a dire una telecamera che rileva e multa coloro che passano col rosso) allo scopo di aumentare la sensibilità degli automobilisti e tutelare l’incolumità di quegli stessi pedoni che – per assurdo – sono costretti ad attraversare in tutta velocità e col rosso.

L’art. 146 del Codice della strada impone a tutti (compreso chi cammina a piedi) di osservare i comportamenti imposti dalla segnaletica stradale e anche il pedone può essere multato se attraversa la strada in modo imprudente. Cosa accade, dunque, e su chi ricade la responsabilità se si è costretti ad agire in modo incauto per un malfunzionamento al quale non è stato, da tempo, posto rimedio?

Nella speranza che questa sia l’ultima segnalazione di un’inefficienza che può costare cara, e non soltanto in termini economici.

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