A Cento, fine maggio scorso, è nato un bimbo in casa grazie al papà che si è dovuto improvvisare ostetrico in teleassistenza col Punto Nascite di Bentivoglio, perché evidentemente non c’erano i tempi per raggiungerlo e poter partorire con l’ausilio dei sanitari.
Sempre a Cento, due giorni fa, una donna, in stato avanzato di gravidanza, si è presentata al Pronto Soccorso, evidentemente in condizioni tali da non permetterne il trasferimento a Cona e in quelle stanze ha dovuto partorire, assistita dal personale sanitario del Pronto Soccorso stesso, aiutato da ostetriche rimaste al SS. Annunziata. Se fosse stato di sera e di notte, quest’ultime, non ci sarebbero state.
I due eventi, per terminare lietamente, hanno avuto quindi bisogno di un papà eroe e di operatori sanitari del Pronto Soccorso con una professionalità che è andata oltre le proprie competenze. Tutto ciò è insostenibile, in un Paese civile.
Due fatti, due realtà avvenute a Cento grazie alla scellerata politica regionale, appoggiata dall’Amministrazione comunale centese, di chiudere il Punto Nascite del SS. Annunziata.
I fatti, quindi, provano il grave errore della chiusura del reparto nascite, dovute a scelte politiche che non tengono conto delle esigenze reali del territorio centese, ai vertici quella di avere una struttura di prossimità adeguata al parto. Esiste una realtà vera, quella sopra raccontata, ed esiste una realtà virtuale dei politici che ci amministrano, in tutti gli ambiti, più preoccupati a difendere sé stessi, la propria carriera e parte politica, invece di prodigarsi per garantire e rafforzare strutture ospedaliere periferiche e non solo quelle grandi dei capoluoghi di provincia.
Costringere a partorire in casa teleassistiti o al Pronto Soccorso o per strada, sono il modo migliore per “salvaguardare la sicurezza e la salute delle donne partorienti e del nascituro”, come ha dichiarato il Sindaco Accorsi per giustificare la chiusura del Punto Nascite centese che non raggiungeva i 500 parti annui, ma che ha sempre comunque assicurato una sicurezza estrema?
“Mi fa impressione che si possa anche solo pensare che debba essere qualcuno – caso strano un uomo – a decidere dove una donna deve partorire”, scriveva lo stesso Accorsi in risposta alle nostre documentazioni che certificavano la presenza di oltre 1000 nascite sul nostro territorio. Queste due donne, Sindaco Accorsi, hanno potuto scegliere dove partorire?
Cittadini in Soccorso al Pronto Soccorso di Cento