Riqualificazione dei Centri Storici
La Regione
Emilia-Romagna emetterà un bando rivolto alla riqualificazione
dei Centri Storici maggiormente colpiti dal sisma del 2012.
Giovedì 21 febbraio
2019, alle ore 20.30
presso la Sala Bonzagni in territorio di Sant’Agostino (via
Statale, 191)
si terrà un incontro di presentazione del bando rivolto al
ripopolamento ed
alla rivitalizzazione dei centri storici interessati.
Per il Comune di Terre del Reno le zone interessate, le cui
aziende al loro
interno potranno presentare domanda di contributo, sono le
seguenti:
- Mirabello : Corso Italia e Piazza Cardinal Battaglini
- San Carlo: Via Risorgimento e Piazza Pola
- Sant’Agostino: Corso Roma e Nuova Piazza
Come detto
in precedenza, questo bando prevede la riqualificazione,
l’ammodernamento e l’ampliamento
delle attività esistenti nelle aree dei centri storici
individuate dai Comuni e
sono destinate a PMI, liberi professionisti, associazioni,
fondazioni, enti no
profit che potranno presentare domanda per un contributo pari
al 70% della
spesa ammessa, aumentata del 10% per imprese a presenza
femminile e/o
giovanile. Ma non finisce qui, perché il bando prevede
contributi anche per l’insediamento
di nuove attività in immobili sempre localizzati nelle aree
specificate sopra.
L’importo massimo del contributo sarà di 150mila euro.
Per presentare le domande saranno previste tre finestre: la
prima sarà dal 1
marzo al 28 giugno 2019 (oppure al raggiungimento di 400
domande); la seconda
sarà dal 13 settembre al 29 novembre 2019; la terza dal 15
gennaio al 29 maggio
2020.
“Lo scopo – ha dichiarato il Sindaco di Terre del Reno Roberto Lodi – di questi bandi è favorire il rilancio delle attività, fattore fondamentale per far rivivere i centri storici. E’ una lodevole iniziativa della Regione Emilia-Romagna che i Sindaci accolgono come un notevole sostegno, volto ad ultimare la ricostruzione di aree che rappresentano il cuore pulsante delle nostre comunità”.
“Questa sinergia – ha concluso Lodi – con l’Amministrazione Regionale conferma ancora una volta che il percorso condiviso per completare il finanziamento dei piani organici delle opere pubbliche continua, e continuerà, sino al completamento della ricostruzione post sisma”.
