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 CONSUNTIVO DELL’ATTIVITA’  2016 DELLA GUARDIA DI FINANZA DI FERRARA

DiGiuliano Monari

Mar 22, 2017
L’azione di servizio condotta dai Reparti della Guardia di Finanza di Ferrara nel corso dell’anno 2016, in linea con gli indirizzi fissati centralmente dall’Autorità di Governo, è stata finalizzata a individuare sul territorio forme d’illegalità e criminalità economico – finanziaria gravi e insidiose per il regolare svolgimento dell’economia legale.

Le ingenti risorse impiegate hanno infatti permesso di sviluppare numerose investigazioni che hanno interessato, anche trasversalmente, tutti i settori della missione istituzionale, quali:

  • il contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, con l’esecuzione di mirate attività di polizia tributaria e giudiziaria finalizzate all’individuazione di associazioni criminose sistematicamente dedite alla frode fiscale, ovvero ad altre forme di evasione anche a carattere internazionale;
  • il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, attraverso l’esecuzione d’interventi d’iniziativa e/o delegati dalla magistratura ordinaria o contabile, finalizzati alla ricerca e repressione di condotte penalmente rilevanti in relazione all’indebito impiego di risorse finanziarie pubbliche;
  • il contrasto alla criminalità economica e finanziaria, mediante specifiche attività finalizzate all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, alla verifica della regolarità dei flussi finanziari, al contrasto della contraffazione e della vendita di prodotti insicuri, all’esecuzione di indagini in materia di reati fallimentari e societari, nonché all’accertamento di eventuali responsabilità amministrative degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato;
  • il concorso alla sicurezza del Paese, che il Corpo assicura, unitamente alle altre FF.PP., grazie a una costante attività di controllo economico del territorio finalizzata al contrasto dei traffici illeciti, dell’immigrazione clandestina, del contrabbando, dello spaccio di sostanze stupefacenti, del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

I risultati di servizio conseguiti nella decorsa annualità scaturiscono da un processo di selezione degli obiettivi, ottenuto attraverso la mappatura delle diverse macro – tipologie di contribuenti, lo sviluppo di mirate analisi di rischio e l’adozione di strategie d’intervento differenziate in relazione al contesto ferrarese.

 
Vengono di seguito illustrati, suddivisi per aree d’intervento, i risultati conseguiti nel contesto dei diversi comparti operativi.

CONTRASTO ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

In tale comparto sono stati complessivamente conclusi ca. 250 gli interventi di natura amministrativa e nr. 52 indagini delegate di polizia giudiziaria, pervenendo all’individuazione di nr. 46 cc.dd. “evasori totali” sconosciuti al fisco e alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di nr. 77 soggetti, di cui nr. 37 per i reati più gravi connessi alla frode fiscale, quali, in particolare, l’emissione e/o utilizzo di fatture e altri documenti per operazioni inesistenti e la dichiarazione fraudolenta.

In relazione agli illeciti penali riscontrati e al fine di assicurare il recupero delle imposte evase, sono state avanzate alle competenti Autorità Giudiziarie, proposte di sequestro nella forma “per equivalente” di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare di ca. € 10 milioni Si è inoltre proceduto alla confisca di beni immobili per un valore di oltre € 3 milioni nei confronti di un’organizzazione criminale dedita alla frode fiscale che, avvalendosi del coinvolgimento di numerose società risultate essere mere “cartiere”, ha frodato le imposte.

Nell’ambito dell’evasione fiscale internazionale, sono state contestate irregolarità per un importo complessivo di ca. € 30 milioni e individuate due “stabili organizzazioni” non dichiarate in Italia da parte di imprese estere, nonché accertati due casi di “esterovestizione” (fittizia localizzazione all’estero della residenza fiscale da parte di società operanti di fatto sul territorio nazionale).

Sono state inoltre verbalizzate nr. 65 irregolarità riguardanti il mancato rispetto delle norme in materia di “monitoraggio fiscale”, concernente nell’obbligo di indicare nella dichiarazione annuale dei redditi tutte le attività detenute all’estero anche tramite interposta persona e, inoltre,  riscontrati casi di mancato pagamento dell’I.V.I.E. (imposta sul valore degli immobili situati all’estero) e dell’I.V.A.F.E. (imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero).

Si evidenziano, inoltre, i controlli nel settore delle “locazioni immobiliari” che, anche in relazione agli accordi condivisi in sede di C.P.O.S.P., hanno preso in esame, tra le altre, alcune posizioni riguardanti soggetti dimoranti nel capoluogo estense, ove i controlli eseguiti hanno portato alla contestazione di redditi non dichiarati per ca. € 20.000,00. Sono state inoltre accertate numerose violazioni riguardanti la mancata osservanza degli obblighi previsti dall’art. 7 del D. Lgs. nr. 286/98 (Testo Unico sull’Immigrazione), con riguardo all’omessa comunicazione all’Autorità di P.S. della presenza di cittadini stranieri di origine extracomunitaria.

In materia di “sommerso da lavoro”, oltre ai controlli effettuati nel contesto dell’attività più propriamente tributaria, sono stati eseguiti una trentina di interventi specifici che hanno condotto alla scoperta di una ventina di lavoratori “in nero”, di cui nr. 6 clandestini e un centinaio di “irregolari”. Sono stati inoltre emessi dalla locale Direzione Territoriale del Lavoro nr. 4 provvedimenti di sospensione dell’attività e nr. 5 datori di lavoro sono stati denunciati per aver occupato lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno e tratto un ingiusto profitto dalla loro condizione di illegalità.

CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA E ALL’ILLEGALITA’ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il comparto della “tutela delle uscite” riveste una rilevanza strategica nel quadro della missione istituzionale di polizia economica – finanziaria attribuita alla Guardia di Finanza. Infatti il corretto impiego delle risorse pubbliche costituisce il principale presupposto per garantire, a seguito della forte crisi economica che ha interessato il nostro paese, il necessario sostegno alle imprese che operano nel rispetto delle regole e alle famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà finanziaria.

Al fine pertanto di assicurare un’adeguata presenza ispettiva, i Reparti hanno indirizzato la propria attenzione all’individuazione di fenomeni illeciti particolarmente gravi, selezionati attraverso il costante monitoraggio delle banche dati in uso e sulla base delle altre risultanze informative acquisite nel corso delle altre attività istituzionali, ovvero dalla consultazione delle cc.dd. “fonti aperte”.

Sono stati infatti approfonditi contesti investigativi nei settori degli incentivi alle imprese, dei fondi strutturali, della politica agricola comune, della spesa previdenziale e degli appalti, con l’esecuzione di nr. 44 interventi e la segnalazione alla Corte dei Conti di un danno erariale complessivo pari a € 7,3 milioni.

Particolare attenzione è stata dedicata a rilevare eventuali irregolarità nella percezione di contributi pubblici erogati a privati cittadini e alle imprese, allo scopo di favorire la ricostruzione degli immobili danneggiati a seguito degli eventi sismici avvenuti nel maggio dell’anno 2012. Gli interventi effettuati hanno infatti permesso di accertare casi in cui gli immobili erano inagibili già prima del terremoto, con una indebita percezione di contributi pubblici per  € 60mila, mentre sono pari a € 4 milioni quelli richiesti e per i quali è stata bloccata l’erogazione.In relazione alle irregolarità riscontrate nr. 07 persone sono state denunciate all’A.G. per il reato di indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato (art. 316/ter c.p.).

In relazione alle risorse finanziarie erogate dall’Unione Europea, sono state accertate indebite percezioni nei settori dei fondi strutturali e della politica agricola comune per un totale di ca. € 400mila e denunciate all’A.G. nr. 13 persone per il reato di indebita percezione di erogazioni in danno della Comunità Europea, di cui nr. 7 per anche il reato di abuso d’ufficio.

Con riguardo alla spesa previdenziale, sono state rilevate condotte penalmente rilevanti nei confronti di nr. 5 soggetti i quali, nell’imminenza del collocamento a riposo e a seguito di distacco sindacale, hanno indebitamente beneficiato di una contribuzione “aggiuntiva” a carico dell’INPS per un totale di ca. € 800mila,che andava quindi a integrare l’ordinario trattamento pensionistico.

Relativamente al settore degli appalti, sono state riscontrate irregolarità nelle procedure di affidamento adottate per ca. € 450mila e nr. 02 persone sono state denunciate all’A.G. per il reato di abuso d’ufficio, per aver utilizzato la procedura dell’affidamento diretto in luogo di quella a evidenza pubblica prevista dalla normativa di settore.

Oltre alle attività sopra descritte, stati effettuati i consueti controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione delle cc.dd. “prestazioni sociali agevolate”e per l’esenzione dal ticket sanitario, con percentuali d’irregolarità rilevate pari al 71% dei casi e un danno complessivo cagionato di ca. € 50mila.

IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA

Nell’ambito del dispositivo di contrasto alle ricchezze illecitamente accumulate, il Codice delle Leggi Antimafia di cui al D. Lgs. nr. 159/2011 attribuisce alla Guardia di Finanza un ruolo di centralità quale principale organo investigativo per lo sviluppo degli accertamenti patrimoniali nei confronti dei soggetti ritenuti “socialmente pericolosi”, in quanto abitualmente dediti a traffici delittuosi.

 

Le indagini svolte in tale ambito hanno infatti consentito di individuare patrimoni di provenienza illecita riconducibili a soggetti che, dal raffronto fonti/impieghi, hanno evidenziato una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni posseduti e sono risultati vivere abitualmente con i proventi derivanti da attività delittuose.

Al riguardo si segnala un sequestro ai fini di confisca di un complesso immobiliare di pregio del valore di ca. € 12 mil., risultato nella disponibilità di un soggetto gravato da numerosi precedenti penali, anche di natura fiscale, il quale ha utilizzato notevoli disponibilità finanziarie di provenienza illecita per acquisire un consistente patrimonio immobiliare, in parte risultato intestato a prestanomi al fine di impedirne l’aggressione.

In materia di contrasto al riciclaggio sono stati verbalizzati nr. 30 i soggetti, di cui nr. 25 denunciati all’Autorità Giudiziaria, nonché individuate somme indebitamente acquisite e reinvestite per € 3 milioni. Inoltre, a conclusione di un’indagine di polizia giudiziaria svolta in relazione a un caso di truffa sui fondi post – sisma, sono stati operati sequestri su beni immobili e disponibilità finanziarie per un valore di ca. € 400mila che i soggetti indagati avevano illecitamente ottenuto dalla Regione Emilia Romagna per lavori di ristrutturazione mai eseguiti e che erano poi confluiti in conti intestati a società di comodo a loro riconducibili, per essere successivamente reimpiegati in operazioni immobiliari e commerciali.

Nel settore dei reati fallimentari e societari sono stati conclusi nr. 34 interventi e denunciati nr. 70 soggetti, di cui nr. 57 per il reato di bancarotta fraudolenta. In tale ambito si evidenzia, in particolare, l’esecuzione di un sequestro di liquidità e titoli per un ammontare di oltre €  4 mil., in quanto risultati essere parte del profitto del reato di bancarotta fraudolenta commesso ai danni di numerosi creditori di una società di costruzioni che versava in uno stato di dissesto finanziario.

Al fine di verificare la regolarità dei flussi finanziari e valutari sono state approfondite nr. 90 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette ed eseguiti controlli antiriciclaggio dai quali sono emerse irregolarità agli obblighi di identificazione e registrazione della clientela previsti dal D. Lgs. nr. 231/2007. Su attivazione del Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo sono stati inoltre eseguiti una ventina di interventi presso esercenti che svolgono anche servizi di rimessa di denaro (cc.dd. “money transfer”), finalizzati a contrastare eventuali fenomeni di riciclaggio di proventi illeciti e di finanziamento al terrorismo.

Nell’ambito dell’abusivismo finanziario, si segnala un’indagine di polizia giudiziaria che ha riguardato un promotore finanziario il quale, attraverso artifizi e raggiri e falsificando le firme dei clienti, si è appropriato di una somma di ca. € 1,3 mil. I reati ipotizzati sono relativi alla truffa aggravata, frode informatica aggravata e appropriazione indebita.

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E ALLA PIRATERIA AUDIOVISIVA E INFORMATICA

L’attività operativa svolta nel settore del “mercato dei beni e servizi” è stata incentrata a contrastare eventuali condotte illecite di contraffazione di marchi e brevetti, di pirateria audiovisiva, di immissione in commercio di prodotti non sicuri, nonché di corretta indicazione di origine delle merci. Il dispositivo di contrasto è stato attuato in relazione alle diverse situazioni rilevabili sul territorio garantendo, anche attraverso la predisposizione di specifici piani d’intervento coordinati, un’adeguata azione preventiva e repressiva volta a preservare il mercato legale dalla concorrenza di prodotti ingannevoli.

Particolare attenzione è stata dedicata a contrastare fenomeni d’illegalità lungo il litorale ferrarese nel corso della stagione estiva, quando l’imponente affluenza di turisti attira la presenza di numerosi venditori abusivi che espongono ai potenziali acquirenti la merce contraffatta, in genere articoli d’abbigliamento e relativi accessori.

 

 

Durante i numerosi servizi svolti sono state una trentina le persone denunciate all’A.G. e sequestrati ca. ventimila articoli perché contraffatti, pericolosi per la salute, ovvero recanti false indicazioni di origine e provenienza. Sono stati inoltre sequestrati un centinaio di testi universitari fotocopiati senza rispettare i vincoli previsti dalla normativa in materia di “diritto d’autore”.

IL CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO E IL CONCORSO ALLA SICUREZZA INTERNA ED ESTERNA DEL PAESE

Il controllo economico del territorio e il concorso alla sicurezza interna del Paese si collocano nell’ambito dei compiti attribuiti alla Guardia di Finanza in qualità di polizia giudiziaria a competenza generale e Forza di Polizia che concorre al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

In tale contesto si collocano in modo particolare le oltre duemila pattuglie impiegate nel corso del 2016 nell’ambito del servizio di pubblica utilità “117” , che operano 24 ore su 24 su tutto il territorio provinciale, al fine di accrescere il livello di prevenzione e sicurezza con riguardo alle varie fenomenologie di criminalità presenti sul territorio tra le quali, in particolare, il contrasto ai traffici di droga – in questo caso con l’ausilio di unità cinofile dedicate -, al contrabbando e all’immigrazione clandestina.

Nell’ambito dei suddetti servizi si segnala il sequestro di Kg. 53 di t.l.e. provenienti dall’Europa dell’est e privi del contrassegno dei monopoli di Stato e la denuncia di nr. 3 persone per il reato di contrabbando.

Al fine di contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore della pesca, si segnala l’esecuzione di numerosi interventi di coordinamento con le unità navali del Reparto Operativo Aero Navale di Rimini. I controlli sono stati svolti:

–          in mare contro la pesca abusiva e lo sfruttamento illecito del novellame di vongole;

–          nell’entroterra lungo le principali vie di comunicazione.

In mare sono state riscontrate violazioniamministrative per circa € 17.000,00 e sequestrate attrezzature illegali del valore di € 8.000,00. E’ stato altresì sequestrato un peschereccio sprovvisto di autorizzazione alla pesca. Nell’entroterra sono stati sequestrati alcuni quintali di prodotto che viaggiavano privi dei previsti documenti sanitari e accertate violazioni amministrative per € 5.000,00 connesse al mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene per il trasporto di molluschi.