• Ven. Mag 2nd, 2025

GdiF FERRARA: CONFISCATI BENI IMMOBILI PER 1,9 MILIONI DI EURO A SOGGETTO CONDANNATO PER REATI TRIBUTARI

DiGuardia di Finanza

Mag 2, 2025
La Guardia di Finanza di Ferrara ha dato esecuzione ad un provvedimento di confisca emesso nei confronti di un professionista condannato in via definitiva per reati tributari. La misura, disposta a seguito della pronuncia della Corte di Cassazione su ricorso presentato dai legali dell’interessato, ha riguardato beni per un valore complessivo pari a 1,9 milioni di euro. In particolare i finanzieri del Gruppo di Ferrara hanno confiscato le quote di proprietà del condannato dei seguenti immobili: abitazione di pregio a Ferrara; tre appartamenti e sei box ubicati nel capoluogo estense; due abitazioni ed un locale adibito a magazzino di Bologna; due unità immobiliari abitative ubicate a Campobasso. L’impianto accusatorio che ha portato alla condanna del professionista (ad 1 anno ed 1 mese con pena sospesa) si basa sugli esiti di una verifica fiscale condotta dal Gruppo di Ferrara che, nel corso dei controlli, ha rilevato che il professionista, pur risiedendo all’estero, aveva stabilito in Italia (segnatamente a Ferrara), per la maggior parte del periodo d’imposta oggetto di controllo (ossia dal 2012 al 2015), il proprio domicilio e vi svolgeva anche la principale attività lavorativa. Al termine delle attività è pertanto emerso che il verificato, pur essendo obbligato a dichiarare i redditi prodotti in Italia, non vi ha provveduto, rendendosi così inadempiente al pagamento delle imposte per un importo pari a quello oggetto di confisca. In osservanza delle disposizioni del decreto legislativo n. 188 del 08 novembre 2021, si rappresenta che il procedimento penale è in fase di indagine preliminare e che, per il principio di presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. Inoltre la diffusione del presente comunicato stampa è autorizzata dalla competente Autorità Giudiziaria in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Legislativo n. 188/2021, ritenendo sussistente l’interesse pubblico all’informazione.