Con la firma di un vero e proprio attestato di battesimo lunedì 2 dicembre ha visto la luce un nuovo simbolo gastronomico della città di Cento: la torta Barbieri ideata dalla Pasticceria La farmacia.
La presentazione è stata preceduta dall’analisi di Giuseppe Sitta, cultore della storia centese, che ha passato in rassegna il panone di Natale, i ravioli, i favini e diverse tipologie di dolci del territorio, sulla base di testimonianze tratte dai racconti di nonne, figlie e moglie. «Come tipico dell’economia della cultura contadina – ha spiegato – ognuno metteva nelle ricette quello che aveva e poteva».
Una caratteristica confermata da Gino Fabbri, presidente dell’Accademia maestri pasticceri italiani e campione del mondo di pasticceria. «Quando ho assaggiato questa torta è stato molto emozionante – ha raccontato – perché ho rivissuto la mia infanzia: fino a 14 anni ho lavorato in campagna e mia nonna metteva tutto da parte, recuperando tutto delle materie prime. Abbiamo imparato che con il con il poco e il povero si fa il meglio. In questa torta troviamo un recupero intelligente dei sapori di una volta, in chiave moderna, e spero possa fare da apripista per un dolce che deve diventare motivo di orgoglio locale».
L’ideatore, Fabrizio Toselli, ha riferito come questo progetto fosse in cantiere da qualche anno e come abbia poi trovato espressione nell’anno della mostra sul Guercino e dall’intenzione di fare qualcosa di nuovo, come creare il dolce tipico di Cento che ognuno possa portare a casa. «Si tratta – ha affermato – della ricetta della nonna, riadattata e basata sui prodotti tipici della zona: una ricetta povera che viene dalle nostre campagne e che fonda sul recupero, ad esempio non prevede l’utilizzo di farina, ma di pane, oltre che di anice, mandorle, amaretti, cioccolato. Prende il nome autentico del Guercino, ovvero Barbieri, puntando sulla cultura e sull’eccellenza del territorio. Da oggi facciamo la storia di Cento, assaporandone il gusto».
L’assessore alla Cultura, Elena Melloni, ha elogiato «un’iniziativa privata che si inserisce in un evento importante per la città, capace così di fare da legante, facendoci sentire comunità a partire dalla tavola». I saluti della Regione sono venuti dal consigliere Marcella Zappaterra, che ha parlato di «una occasione emozionante: la condivisione di un traguardo importante per un territorio attraverso il recupero della tradizione nell’arte della pasticceria tradotto in prodotto».
