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I motivi delle aule al freddo in alcune scuole Li spiega Mauro Monti ingegnere capo della Provincia

DiGiuliano Monari

Dic 12, 2013

mauro montiDi Giuliano Monari

“Ritengo –  spiega l’ing Monti – sia necessario informare sui motivi delle “aule fredde” in alcune scuole, prima che le polemiche prescindano dai fatti. Come Provincia stiamo eseguendo lavori del valore di un milione di euro per la sicurezza antisismica in diversi edifici scolastici. Siamo costretti, a causa di precisi vincoli ministeriali nell’uso delle risorse messe a disposizione dal Cipe, a svolgere questi lavori ad anno scolastico iniziato e pertanto diversi disagi si sono verificati, ed altri possono verificarsi, ad attività didattiche in corso. Nel caso del liceo Carducci di Bondeno, l’impresa esecutrice dei lavori nell’operare sulle strutture murarie ha inavvertitamente ed imprevedibilmente intercettato il circuito idraulico di distribuzione dell’impianto di riscaldamento. Da ciò è dipesa un’improvvisa diminuzione della pressione che ha mandato in blocco la caldaia e il problema è stato evidenziato solo alla ripresa delle lezioni lunedì 9 dicembre. Con il pronto intervento della ditta incaricata della manutenzione, il riavvio dell’impianto è stato immediato. Tuttavia, data l’inerzia termica e le basse temperature attuali, occorrono diverse ore affinché si possano ricostituire le normali condizioni di confort termico all’interno dei locali. Questo è il motivo per cui il martedì 10 dicembre scorso si è lamentata una temperatura non ancora arrivata a regime. Contiamo, naturalmente, di finire i lavori nel più breve tempo possibile, anche se occorre tenere presente che queste sono le condizioni imposte anche alla Provincia per provvedere alla sicurezza degli edifici scolastici. Per quanto riguarda, invece, il caso Bassi Burgatti di Cento, il problema è dovuto principalmente al cantiere al piano terra dell’istituto (per la messa in sicurezza antisismica) che ha provocato interruzioni momentanee dell’impianto elettrico che alimenta alcuni termoconvettori ai piani superiori. Ora il cantiere è terminato e per migliorare l’efficienza termica è già stata decisa l’istallazione di nuove unità ventilanti per ovviare al rendimento giudicato insufficiente di quelle esistenti. Più in generale, è utile aggiungere che il servizio di regolazione termica degli istituti scolastici di competenza della Provincia è affidato ad una ditta esterna, la quale è ricorsa nel frattempo ad un sistema di telecontrollo a distanza per l’accensione e spegnimento degli impianti, nonché per il monitoraggio automatico delle temperature degli ambienti. Sistema che – conclude Monti -, evidentemente, sta presentando qualche problema e rispetto cui la Provincia sta valutando di avvalersi sulla ditta incaricata per i disservizi parziali nel frattempo causati alle scuole”.

 

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