• Mar. Ott 7th, 2025

Il Sindaco Accorsi: “I fondi destinati all’ospedale di Cento restano a Cento. E non è prevista alcuna chiusura definitiva della terapia intensiva”

Il Sindaco Edoardo Accorsi interviene per chiarire alcune notizie circolate negli ultimi giorni:

“In questi giorni sono apparse sulla stampa alcune ricostruzioni relative al nostro ospedale che meritano di essere precisate. Dopo il Consiglio Comunale del 24 settembre, durante il quale l’Assessore Pedaci ha risposto a un’interrogazione del consigliere Petazzoni sui fondi destinati agli investimenti sull’ospedale di Cento, lo stesso consigliere ha ipotizzato un possibile spostamento delle risorse e tempi eccessivamente lunghi di realizzazione.

Desidero ribadire con chiarezza che i fondi destinati a Cento — 7,5 milioni di euro per l’adeguamento normativo, il rifacimento della facciata e la funzionalizzazione del blocco F — restano interamente a Cento. L’Azienda Usl ha già avviato la fase di progettazione esecutiva. È vero, i tempi sono lunghi: anche io avrei voluto maggiore rapidità, ma non possiamo dimenticare che l’attesa di oltre un anno per l’autorizzazione del Ministero della Salute ha inevitabilmente allungato i procedimenti burocratici.

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Per quanto riguarda invece alcune voci circolate su una presunta chiusura della terapia intensiva, voglio smentirle in modo categorico. Se una decisione di questo tipo fosse mai stata presa, come Sindaco sarei stato il primo a oppormi, come ho già fatto in passato — penso al caso della presunta chiusura del pronto soccorso — quando si è trattato di difendere i servizi essenziali per la nostra comunità.

Per garantire la massima trasparenza, chiederò alla Presidente della Commissione speciale sanità di valutare la possibilità di convocare la direttrice generale Natalini in una seduta dedicata. Se ci sarà disponibilità, sarò il primo a favorire l’incontro.

La nostra linea è sempre stata chiara: informare i cittadini in modo corretto, approfondendo i temi complessi nelle sedi istituzionali e con i giusti tempi e metodi. Non certo sui “bar social”.”