“La PAC rappresenta un pilastro imprescindibile per l’Unione Europea, uno strumento vitale per garantire l’accesso a cibo sano, sostenibile ed a prezzi accessibili; per questo deve rimanere al centro della strategia alimentare e agricola dell’UE”.
È quanto afferma il Presidente di Confagricoltura Ferrara Francesco Manca, che aggiunge, “mai come in questo momento, in cui ci troviamo ad affrontare una fortissima instabilità geopolitica e gli effetti disastrosi del cambiamento climatico, che causano incertezza economica ed uno sconvolgimento del commercio globale, la sicurezza alimentare del nostro Paese e dell’intera Unione Europea è qualcosa alla quale non si può rinunciare”.
“Ed è per questo che Confagricoltura continua ad esprimere il proprio assoluto dissenso rispetto alla decisione annunciata dalla Commissione Europea di tagliare le risorse dedicate al settore agricolo del 20% nella prossima programmazione – prosegue Manca –, così come per quella volta a centralizzare i fondi della UE in un unico fondo nazionale. Ciò significa che, in tale scenario, i fondi di coesione, della pesca, il fondo sociale, il fondo europeo di sviluppo regionale ed i fondi della PAC, saranno trasferiti agli stati membri, che li dovranno gestire con modalità analoghe a quelle del PNRR. Secondo Confagricoltura, un fondo unico nazionale in cui far confluire tutti i fondi europei porterebbe in primis ad una distorsione di concorrenza tra agricoltori europei e ad una marginalizzazione delle competenze delle Regioni”.
“Al contrario – rileva il Presidente – occorre rafforzare la competitività dell’agricoltura italiana ed europea, aumentando il proprio potenziale produttivo (e non riducendolo), tutelando il reddito degli agricoltori, sostenendo e facilitando gli investimenti per promuovere un settore più efficiente, innovativo e sostenibile. Per ottenere ciò, il budget della PAC deve essere aumentato e non drasticamente diminuito, cosa che farebbe scomparire migliaia di aziende agricole europee lasciando largo spazio all’importazione di prodotti agricoli da Paesi extraeuropei, e mantenuta l’attuale struttura a due pilastri (pagamenti diretti e sviluppo rurale), con le risorse dei cosiddetti eco-schemi (i regimi per il clima e l’ambiente), che come noto non hanno funzionato in nessuna parte d’Europa, da destinare ad un fondo per la gestione del rischio, che aiuti gli agricoltori ad assicurarsi contro gli eventi climatici estremi anziché abbandonarli al loro destino”.
Nei giorni scorsi è stata avviata una petizione da parte del Copa-Cogeca (organizzazioni che danno voce agli agricoltori e alle agricooperative europee), a difesa della PAC, con l’obiettivo di sensibilizzare e mobilitare tutto il comparto agricolo europeo contro la proposta del fondo unico e del budget dedicato alla politica agricola.
Confagricoltura sostiene la petizione ed invita a sottoscriverla, accedendo al link https://nosecuritywithoutcap.eu/
