• Sab. Mag 17th, 2025

MESOLA. Viola ripetutamente le prescrizioni del Tribunale: arrestato dai Carabinieri un 55enne.

DiComando Carabinieri

Mag 17, 2025

Nel pomeriggio dello scorso 14 maggio, i militari della Stazione Carabinieri di Mesola, hanno arrestato un 55enne domiciliato presso una comunità situata nel Comune di Mesola, dando così esecuzione all’aggravamento della misura dell’affidamento in prova di cui stava beneficiando, con quella della detenzione in carcere.

Il provvedimento emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Bologna, è maturato a seguito delle reiterate violazioni alle prescrizioni impostegli, che i militari di Mesola hanno puntualmente rendicontato a seguito dell’attività di controllo.

Al termine delle formalità di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ferrara dove dovrà scontare una pena residua di quasi 3 anni di reclusione, per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione (commessi nel 2019 ai danni del padre), nonché per reati in materia di stupefacenti.

FERRARA. Due ordini di carcerazione eseguiti a distanza di pochi giorni dai Carabinieri.

Nella giornata di mercoledì 14 maggio, i Carabinieri della Stazione di Pontelagoscuro hanno tratto in arresto su ordine della Procura Generale presso la Corte di Appello di Bologna, un 60enne residente a Ferrara condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di truffa e furto aggravato. Lo stesso è stato quindi accompagnato dai militari presso la Casa Circondariale di Ferrara ove permarrà per l’espiazione della pena. L’attività si va ad aggiungere a quella svolta dai Carabinieri della Stazione di Villanova di Denore che, lunedì 12 maggio hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Corte di Appello di Bologna, un 47enne sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso una comunità del capoluogo estense. L’uomo, che nel corso della permanenza presso la struttura ha mantenuto una condotta non conforme alle regole, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Ferrara.

FILO DI ARGENTA: i Carabinieri ricordano il collega Albino Vanin, assassinato nel 1924.

Nella mattinata di oggi alla presenza del Sindaco di Argenta, i Carabinieri della Compagnia di Portomaggiore, assieme alle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri giunte da tutta la provincia, hanno ricordato il sacrificio del loro collega Albino Vanin, Medaglia d’Argento al Valor Militare, assassinato in servizio il 15 maggio del 1924.

La commemorazione ha avuto inizio alle 10.30 nella Chiesa di Sant’Agata a Filo di Argenta con la celebrazione della Santa Messa, officiata dal Cappellano Militare per i Carabinieri dell’Emilia Romagna, Don Luca Giuliani, e concelebrata dal Parroco di Sant’Agata, Don Alessio Baggetto. Si è poi proseguito con la deposizione di una corona presso il cippo commemorativo, eretto nel 1925 dall’Amministrazione Comunale in via Oca Pisana.

Il Carabiniere Albino Vanin, militare in forza alla Stazione Carabinieri di Filo, fu ucciso all’età di 21 anni nel corso di un conflitto a fuoco, durante un servizio teso a catturare pericolosi banditi della zona, operazione svolta unitamente al collega Augusto Schiavon, anch’egli decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare, che rimase ferito. I fatti sono sinteticamente riportati nel decreto di concessione della Medaglia d’Argento al Valor Militare, tributata in data 27 maggio 1925:

Di notte, comandato in appiattamento con carabiniere meno anziano, allo scopo di arrestare coloro che si fossero recati a ritirare un sacco contenente refurtiva, stato nascosto in un campo di grano, al sopraggiungere di due individui, uno dei quali armato di fucile da caccia, con sereno sprezzo del pericolo e con alto senso del dovere li affrontò intimando loro il fermo. Fatto segno repentinamente ad una fucilata sparatagli a breve distanza e colpito a morte, con sublime supremo sforzo riuscì a raccogliere le ultime energie della sua vitalità rispondendo con fuoco, finché cadde a terra vittima del proprio dovere”.

I due Carabinieri si erano appostati nei pressi di un campo di grano, di fronte al ponte dell’«Oca», nel punto ove era stato segnalato un sacco contenente refurtiva. I ladri, sopraggiunti in ora notturna, vistisi scoperti, diedero inizio alla sparatoria, colpendo a morte il povero Albino Vanin e ferendo il suo commilitone.

Alla solenne cerimonia hanno altresì partecipato, giunti dalla provincia di Treviso, un rappresentante dell’Amministrazione comunale di Zero Branco (TV), luogo di origine di Vanin, ed un folto gruppo delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri dello stesso comune e di Spresiano (TV).

Al termine della cerimonia alla presenza delle Autorità, dei Carabinieri e dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, gli alunni della classe 4^ della scuola primaria “Soffiatti” di Filo di Argenta hanno presentato alcuni disegni che hanno realizzato in memoria del Carabiniere Vanin, riunendosi nel parco pubblico – attiguo alla chiesa di Sant’Agata – intitolato proprio al militare.