Il Nuovo Sindacato Carabinieri Emilia Romagna interviene con una dura critica contro una disposizione del Comando di vertice, secondo cui, a decorrere dal prossimo mese di luglio, i lavoratori militari investiti di incarico di comando potranno essere chiamati a svolgere fino a tre ore di lavoro nelle giornate di riposo, usufruendo del trattamento economico in straordinario, ma perdendo al contempo il diritto a recuperare la giornata, in quanto l’Arma riterrebbe che le restanti 21 ore della giornata possano “passare” come riposo in quanto idonee a consentire il recupero psicofisico del lavoratore, a cui la giornata di riposo è finalizzata.
La Segreteria Regionale NSC Emilia Romagna interviene invece a difesa e tutela del rispetto obbligatorio delle giornate di riposo dei Carabinieri, che non debbono e non possono trovare compressioni di alcun tipo.
Ben vengano le tre ore lavorative calcolate interamente a titolo di presenza compensata con trattamento straordinario, ma sempre fermo restando il diritto al recupero della giornata di riposo festivo o settimanale andato perso in ragione o per esigenze di servizio.
Il riposo settimanale deve rimanere un diritto d un beneficio irrinunciabile, inalienabile, non monetizzabile o altrimenti negabile al lavoratore.
Il diritto al riposo settimanale o festivo concerne l’intera giornata a cui si riferisce e su questo punto non si accetteranno diverse interpretazioni o l’introduzione di prassi subdole e distorte che rievocano tristi momenti del passato, in cui dal carabiniere tutto era dovuto e quasi nulla era riconosciuto.
