Ne inventano una al giorno – i truffatori – per raggirare i cittadini, in specie quelle appartenenti alle “fasce deboli” della popolazione, come gli anziani, per il numero dei quali, come è noto, la provincia di Ferrara è seconda, in rapporto alla sua popolazione complessiva, nella “classifica” nazionale.
E, allora, tra le tecniche utilizzate da questi veri e propri criminali per ingannare le vittime, rispunta il “covid”, le sue “nuove varianti” ed i farmaci “sperimentali”, magari provenienti dall’estero e, ovviamente, molto costosi.
E’ quello che, nei giorni scorsi, è accaduto ad Ostellato, dove un’anziana donna ha ricevuto una telefonata da parte di una ragazza che si presentava come sua nipote e che, disperata, le diceva di essere ricoverata in ospedale per aver contratto la “nuova variante covid”. Aggiungeva, con tanto di voce alterata da un fantomatico “respiratore” per l’apporto di ossigeno, che l’ospedale poteva somministrale dei nuovi farmaci, provenienti dall’estero, ma che avrebbe dovuto, per questo, pagare 2.000,00 euro, in contanti oppure in oro e preziosi custoditi in casa.
E già a questo punto, l’anziana Signora – anche memore dei consigli “antitruffa” che i Carabinieri di Ostellato, come quelli di tutto il ferrarese, da tempo dispensano nelle parrocchie e nei centri civici e che hanno ormai raggiunto centinaia di potenziali vittime – si è insospettita ed ha chiesto alla “nipote” di poter parlare con i suoi genitori, i quali, però, secondo la versione preconfezionata dai truffatori, in quel momento stavano “facendo il tampone” e, dunque, non potevano parlare. Una bugia dietro l’altra, quindi, pur di realizzare la truffa…
Ma la “finta nipote” ha capito che “la nonna” non avrebbe abboccato, ed ha riagganciato il telefono con un laconico “ci risentiamo più tardi”.
L’anziana donna, sicura di essere stata vittima di un tentativo di truffa, dopo aver accertato lo stato di ottima salute della vera nipote, si è recata in caserma a denunciare il tutto, accolta e rassicurata dai militari di Ostellato.
I Carabinieri ricordano che sempre più spesso i truffatori fanno leva sugli affetti familiari delle vittime, utilizzando odiosi pretesti, come l’annuncio dell’arresto o il coinvolgimento in un grave incidente di un familiare, magari un nipotino, notizia di fronte alla quale ciascuno di noi – se privo degli strumenti informativi necessari – perderebbe ogni barlume di ragione, cedendo a qualunque, anche assurda, richiesta, pur di rivedere sani e salvi i propri cari.
E nelle vittime, talvolta – ma non in questo caso !! – si genera anche un senso di imbarazzo dopo l’accaduto, per cui si colpevolizzano e tendono a non riferire i fatti, tanto ai familiari quanto alle forze dell’ordine.
I militari rammentano i principali consigli “antitruffa”:
- non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa, diffidando soprattutto di coloro che si presentano quando siete soli;
- non consegnate mai denaro o gioielli a sconosciuti che si presentino come avvocati, appartenenti a forze dell’ordine, enti pubblici, società di gestione dei servizi di erogazione di gas, acqua, etc., anche se esibiscono una tessera di riconoscimento;
- chiamate sempre il 112 ogni qual volta queste persone si dovessero presentare o doveste incontrarle in strada e, comunque, in ogni altro caso di dubbio o sospetto, come quello di strane telefonate di parenti in difficoltà…
#Possiamo aiutarvi!!
