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QUESTIONE LUMINARIE FESTA SANT’ANNA: La replica del PD alle accuse di strumentalizzazioni politiche, “Ma allora quale è la strada?”

DiGiuliano Monari

Lug 26, 2019

Interveniamo sulla replica del Comitato Sant’Anna – senza che questo voglia in alcun modo essere una critica ai singoli – perché credo offra un importante spunto per una riflessione su uno dei mali della società italiana in generale. 
Si è tutti sempre pronti a dire che la politica non si occupa dei problemi della gente e poi quando qualcuno interviene per evitare che una brutta disavventura come quella capitata agli organizzatori della Sagra di Sant’Anna si ripeta e tocchi anche altri, ecco che si grida alla strumentalizzazione. Quasi a dire “la politica stia fuori da questi problemi: si faccia i fatti suoi”… 
Ma allora quale è la strada?
Che a Reno Centese ci sia stato un problema pare fuori discussione. 
Che l’avviso divulgato dagli organizzatori lo evidenziasse con chiarezza è altrettanto fuori discussione. 
Che qualcosa non abbia funzionato – quanto meno sul piano dell’informazione – sembra a sua volta incontrovertibile. 
Certo i problemi gravi sono altri. E questa è ben poca cosa rispetto a tutto ciò che sta accadendo (o non accadendo) nel nostro comune.
Ma chi l’ha detto che i problemi piccoli non contano nulla?
Anche in questo caso – io credo – dalle brutte esperienze si deve trarre insegnamento per il futuro e soprattutto penso sia utile dare notizia agli altri perché nessuno più cada nello stesso “inciampo”. 
Grazie all’interrogazione presentata dal PD questo sta accadendo. 
Come Gruppo ne siamo felici. 
Siamo sicurissimi della competenza e della disponibilità degli uffici comunali: la conosciamo bene e ne siamo stati mille volti diretti testimoni. Mai abbiamo dubitato di questo. 
Il Comitato dice che anche il vicesindaco è stato molto disponibile? Bene! Bravo. Siamo certi 
anche che ha letto il comunicato e ne sarà stato lieto…
Una vecchia barzelletta però diceva “operazione perfettamente riuscita, paziente morto”. 
In questo caso è andata così. 
Per il futuro cerchiamo di salvare il “paziente” e magari anche le luminarie… 
Mi sentirei di proporre una sorta di “patto”: la politica dimostri concretamente di rispettare il ruolo delle sagre (anche le luminarie come le sagre sono “apolitiche”: Sono di tutti. Di tutti quelli che hanno il diritto di ammirarne i colori. E che quest’anno non lo hanno fatto) ma le sagre lascino alla politica la possibilità di fare il proprio dovere: evidenziare le cose che non vanno e cercare di spingere a fare meglio chi deve fare in modo che tutto funzioni nel migliore dei modi quando, pur essendo stato disponibilissimo, il risultato non è proprio da incorniciare.

Marcella Cariani
Consigliere
Gruppo consiliare
Partito Democratico – Cento

Piero Lodi
Capogruppo 
Gruppo consiliare
Partito Democratico – Cento

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