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RENAZZO: straziante addio a Cristina Boroiban

DiGiuliano Monari

Ott 19, 2017

Di Giuliano Monari

Una bara bianca colma di rose. Due comunità, quella renazzese e quella rumena, accomunate da quel feretro difficile da credere, difficile da accettare, difficile da immaginare. Così si è chiusa la parabola terrena di una donna di appena 29 anni. Un tragico destino ha strappato Cristina Boroiban dai suoi affetti più cari lo scorso 10 ottobre in un frontale terribile che non le a lasciato scampo. E nel tragico gioco del destini è stato proprio il suo compagno Fausto ad accorgersi per primo della tragedia in quanto la precedeva con la sua auto. La chiesa provvisoria di Renazzo, ieri pomeriggio per l’ultimo saluto, paese dove la giovane di origine romena viveva con il compagno Fausto Bedini e la figlia Desirè di soli 5 anni, era gremita. La comunità, gli amici e conoscenti si sono voluti stringere attorno ai familiari della 29enne, molto conosciuta nel Centese per la sua attività di barista che l’ha portata a lavorare in diversi locali della zona. Un abbraccio simbolico, al quale si è voluto unire anche il parroco di Renazzo, don Ivo Cevenini che ha espresso tutto il dolore del paese per una tragedia «che ha tolto ad una bambina di soli 5 anni la madre, in un momento importante per la sua crescita». Il messaggio del celebrante don Ivo Cevenini è andato alla “prudenza alla guida, evitare distrazioni che possono risultare fatali”. Dopo la cerimonia con rito cristiano, Cristina è stata salutata anche secondo il rito ortodosso. I suoi familiari hanno distribuito ai presenti una sottile candela, avvolta in un fazzoletto, in quanto, secondo l’usanza ortodossa non contempla la presenza di luci elettriche, ma solamente di candele. Un altro momento toccante, con la voce del pope a scandire preghiere in lingua romena. Al termine del rito, la salma di Cristina è stata trasportata nel cimitero di Renazzo, accompagnata da un lungo corteo. E l’ultimo atto d’amore, in memoria della 29enne da parte della famiglia, è stata quella di destinare le offerte alla scuola dell’Infanzia di Renazzo, diretta da suor Lidia, frequentata dalla piccola Desirè, alla quale tutta la comunità ha promesso di essere vicina in questo difficile momento.

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