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“Sì a Padre e Madre. No a genitore 1 genitore 2.” Interrogazione di Paolo Fava in Consiglio comunale

DiGiuliano Monari

Set 19, 2013

“Sì a Padre e Madre. No a genitore 1 genitore 2. Vediamo cosa voterà il Consiglio Comunale di Cento”paolo fava

Interrogazione del consigliere Paolo Fava
18 settembre 2013 alle ore 16.25

Modulistica comunale con padre e madre. No agenitore richiedente o altro genitore…. il testo dell ordine del giorno del consigliere Paolo Fava

 

Il consiglio Comunale diCento:

PREMESSO

  1. Che il Comune di Bologna,seguendo l’idea del Consigliere Comunale ai diritti civili del Comune di Venezia e che ha trovato d’accordo il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, ha tolto dalla modulistica comunale i riferimenti alle parole PADRE e MADRE
  2. Che, come riporta Pigi Battista sul Corriere della Sera “La mania del «politicamente corretto» predilige la guerra delle parole, piuttosto che la riforma delle cose. Adora il simbolo, non la realtà. Vuole imporre per decreto una preferenza ideologica, non una soluzione concreta. Il primato del fanatismo delle parole, vuole bandire con un editto ogni riferimento al «padre» e alla «madre» negli atti pubblici, vuole desessualizzare la genitorialità, vuole ribadire che ogni parola della consuetudine e del buon senso può essere un pretesto di discriminazione. Non dire, sottrarre, rendere tutto neutro, asettico, burocratico, irreale. Surreale. Dicono al Comune di Bologna che non vogliono introdurre la dizione «genitore 1 o genitore 2» suggerita dal Comune di Venezia e parzialmente fatta propria dal ministro Kyenge, ma solo perché non si vuole introdurre una gerarchia tra due genitori, mica per il ridicolo in sé che quella dizione contiene. … Distorcere il linguaggio facendo prendere la mano dall’oltranzismo ideologico, usare i funzionari della modulistica per imporre un linguaggio che non tutti vogliono digerire, è invece solo un atto di prepotenza. Impotenza politica e prepotenza lessicale si compensano perfettamente. La madre di tutte le sciocchezze: sempre che si possa direancora madre”.
  3. Che nessun progresso può passare dalla cancellazione del passato. Che al momento i bambini nascono ancora da un uomo e da una donna. Poi, nelle famiglie arcobaleno, ci sono due mamme o due papà.
  4. Che MADRE e PADRE sono la nostra storia, le nostre radici, le nostre origini.

 

Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale impegna la Giunta ed il sindaco

  1. A NON porre in essere analoghe iniziative.
  2. A trasmettere il presente Ordine del Giorno ai Consiglieri Comunali, Assessori e al Sindaco del Comune di Bologna affinché possano ritornare sui propri passi.

Cento, 18 settembre 2013

Il Consigliere Paolo Fava

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