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TEATRO, PROSA: CHIARA BURATTI in ‘QUATTRO DONNE’

DiGiuliano Monari

Mar 3, 2022

In occasione della festa della Donna, Martedì 8 marzo p.v. alle ore 21, la bravissima Chiara Buratti porterà in scena lo spettacolo “Quattro Donne” scritto da Chiara Buratti con la collaborazione di Giannino Balbis con Chiara Buratti e Tommaso Massimo Rotella.
In questo spettacolo Chiara Buratti non si limita a raccontare queste donne: diventa ognuna di loro, assistita dallo stralunato angelo Tommaso Rotella. Ogni performance sarà arricchita dalle sonorizzazioni dal vivo di Antonio Gatti, che proporrà, di volta in volta, in tempo reale, elaborazioni di voce e musica e plasmerà nuovi DNA sonori per rendere unico e non replicabile ogni spettacolo.

In questa nuova versione, grazie alla collaborazione con Hilde Soliani, artista del gusto e dell’olfatto, lo spettacolo diventa un progetto sinestetico che porterà il pubblico presente a vivere con maggiore intensità ogni emozione provata.

Ma chi sono queste quattro figure femminili? Pannonica de Koenigswarter, mecenate del jazz senza la quale Thelonius Monk non avrebbe mai cambiato faccia alla musica; Maryam Mirzakhani, matematica iraniana che, dando semplicità agli spazi complessi, è diventata a 37 anni la prima donna a vincere la Medaglia Fields, che è il Nobel per i matematici; Suzanne Lenglen, straordinaria tennista francese, soprannominata La Divine, perché dettava legge sul campo, nella moda e nel costume, però fragile e incerta nel suo vivere. Poi irrompe sulla scena la quarta donna, una stramba portiera di uno strambo motel, puntino sfuocato nel nulla, che non ha ancora realizzato qualcosa di memorabile nella vita, ma che è sicura di poterlo fare un giorno e chiede che le venga data una possibilità.

Quattro donne così diverse eppure così uguali, che si riconoscerebbero tra mille e si cercherebbero tra loro anche senza conoscersi, se solo si trovassero nella stessa stanza, nello stesso tempo. Ecco perché, sembra quasi che a un certo punto, sommando le loro caratteristiche, emerga una quinta figura femminile: una donna universale, forte e fragile, unica e non replicabile.