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CATTIVA MEMORIA – IL TEATRO PER RICORDARE

DiGiuliano Monari

Feb 1, 2018

Il foglio si stacca dal quaderno del tempo e cade come… come una foglia da un albero o come… come il petalo da un fiore. Il foglio cade o vola via e noi dimentichiamo”, inizia con queste parole, mentre ai lati del palcoscenico, due ragazze lasciano cadere dei fogli, la rappresentazione teatrale “Cattiva memoria” presentata il 30 gennaio 2018 in Pandurera dai ragazzi della scuola secondaria “Il Guercino”.

Anche quest’anno, l’istituto ha voluto celebrare la giornata della memoria presentando l’esito finale del laboratorio coordinato da Marco Cantori e Luca Dal Pozzo. Non è una storia, ma il pubblico si è lasciato incantare dai gesti, dalle mosse e dalle frasi recitate con commozione e maestria dai ragazzi della III A. “Ci fu un tempo in cui alcuni uomini credevano di essere migliori di altri. Di essere superiori, più onesti…E poi venne l’autunno e quelli che si credevano migliori lasciarono gli altri fuori dai negozi… D’inverno, quelli che si credevano migliori ridussero gli altri in schiavitù. Ci fu un tempo in cui mentre ciò accadeva nessuno protestava e le persone sembravano non vedere.

Tra spaccati di vita ordinaria presente (una serata in discoteca con un dj scatenato) a intarsi letterari (Bertold Brecht “Prima vennero a prendere gli zingari, E fui contento perché rubacchiavano, Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare.) vengono rappresentate scene del tempo passato per arrivare, come a suggerire una ciclicità della storia, alla scena iniziale : il foglio si stacca dal quaderno del tempo, cade, vola via. Ma poi rivola improvvisamente indietro, in grembo all’uomo. Allora l’uomo dice “io ricordo: ora il foglio della storia è qui fra le mie mani. Con me qui, nel mio presente”.

Il pubblico di circa 400 studenti dai 10 ai 14 anni ha seguito lo spettacolo in silenzio, con attenzione, lasciandosi trasportare dalle emozioni.

A conclusione dello spettacolo teatrale, l’istituto comprensivo “Il Guercino” ha voluto ricordare l’amico Adelmo Franceschini, l’internato numero 46737 del campo di Barsdof che negli anni passati, sullo stesso palco della Pandurera, ha raccontato ai ragazzi la propria storia. Come ha ricordato la dirigente Anna Tassinari che ha personalmente voluto condividere questo ricordo con i ragazzi, Adelmo, scomparso a 92 anni nel luglio 2017, non si stancava di ripetere: “Gli onesti non devono tacere” e “Ai ragazzi dico sempre, badate che il sentimento dell’odio è quel sentimento che dovremmo estirpare dalle nostre coscienze, perché tu, quando cominci ad odiare, consideri l’altro un nemico…e il nemico va eliminato…con tutti i mezzi.”

Affinchè la CATTIVA MEMORIA non entri nelle menti dei giovani, il teatro è un mezzo efficace per accompagnare i ragazzi alla riflessione sul passato affinchè certi errori non si ripetano. E’ questo il messaggio che l’istituto comprensivo “Il Guercino” ha voluto testimoniare.

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