‘Le misure di prevenzione patrimoniale, strumento di aggressione all’economia mafiosa’ è il tema del nuovo appuntamento con ‘Sentinelle della legalità e della buona economia’, previsto venerdì 14 dicembre, dalle 15 alle 18, in Sala Zarri di Palazzo del Governatore.
Il Comune di Cento infatti organizza, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, un ciclo di incontri formativi volti a sottolineare l’importanza di declinare il termine “legalità” nel contesto delle economie e del governo dei territori e di valorizzare il ruolo della buona amministrazione e dell’economia nella propensione al rispetto delle regole, nella difesa dei diritti individuali e collettivi, nella esaltazione dei valori sanciti dalla Costituzione.
La proposta formativa si articola in incontri condotti da Stefania Pellegrini, professore associato in Sociologia del Diritto presso la Scuola di Giurisprudenza – Dipartimento di Scienza Giuridiche dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, e direttore del Master di II livello in Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie Pio La Torre, presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Ospite dei lavori sarà Simmaco Perillo, uno dei protagonisti dei movimenti anti camorra, presidente della cooperativa ‘Al di là dei sogni’ di Sessa Aurunca in provincia di Caserta: una onlus nata nel 2004 e che oggi gestisce diciassette ettari confiscati alla mafia, sui quali abitano e lavorano persone appartenenti a “fasce deboli”, producendo sott’oli, sottaceti, marmellate, passate di pomodoro, legumi. Si tratta di prodotti protagonisti dell’iniziativa ‘Facciamo un pacco alla camorra’ e della cena che in serata si terrà alla Coccinella Gialla, organizzate in collaborazione tra Presidio Libera del Centopievese, associazione Dipetto, Le Case degli Angeli di Daniele, cooperativa Arcoiris, con il patrocinio del Comune di Cento.
L’iniziativa era stata presentata anche venerdì 30 novembre, al termine del secondo incontro‘Sentinelle della legalità e della buona economia’, durante l’Aperitivo Legale a cura del Presidio Libera del Centopievese con i prodotti di Libera e dell’agricoltura sociale NCO realizzati nei beni confiscati alla camorra.
