Nei giorni scorsi Orgoglio Centese ha proposto di costruire un percorso politico serio, basato sul confronto e sul rispetto reciproco, con tutte quelle forze civiche che e politiche che si riconoscono nei valori del centrodestra, ma non necessariamente nei toni, nei metodi o nelle scelte dell’attuale rappresentanza locale.
Allo stesso modo ci siamo rivolti anche a chi a sinistra prova la stessa sensazione, o ai tanti che non si identificano in nessun partito del panorama attuale ma che avrebbero comunque voglia di impegnarsi per la nostra comunità.
Lo abbiamo fatto con spirito costruttivo, mettendo al centro i contenuti, le proposte e soprattutto la volontà di offrire ai cittadini di Cento un’alternativa credibile.
Constatiamo invece con rammarico che c’è chi continua a usare i social per alimentare divisioni, escludere voci e tracciare confini personali, proprio come avviene nel centrodestra, come quasi fosse una proprietà privata.
Molti, e non siamo i soli a pensarlo, non si riconoscono in questa figura che, sbagliando, crede di essere l’unica voce possibile all’interno del centrodestra.
Una figura che, giorno dopo giorno, sta demolendo ogni tentativo di dialogo, di sintesi, di costruzione politica, proclamandosi di fatto “imperatrice” del centrodestra locale, come se le altre persone e sensibilità non avessero diritto di esistere.
Noi non basiamo la nostra politica sul vittimismo, pur avendo subito in questi giorni una valanga di attacchi di parte, che ancora continuano a girare sui social prendendo di mira chiunque non la pensi come loro.
Noi rispondiamo con la politica. Quella vera. Quella fatta di confronto, di rispetto e di progetti per Cento.
E continueremo a farlo. Con chi ha voglia di costruire, non di distruggere.
Perché Cento merita molto di più delle polemiche da tastiera. E molto più di una voce sola o di un manipolo di voci che non cambia da decenni.
