La campagna di sensibilizzazione sulle truffe, che sta portando avanti ormai da diverso tempo il Comando Provinciale Carabinieri di Ferrara ed il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha prodotto risultati importanti sia dal punto di vista della prevenzione che della repressione. I Carabinieri della Stazione di Codigoro e di Cento, infatti, sono intervenuti in relazione a tre distinti episodi riguardanti truffe in danno di persone anziane, riuscendo a congelare in due casi le somme versate dai malcapitati. Nello specifico i tre eventi si sono verificati a:
- Codigoro. Lo scorso 24 giugno sono stati due gli episodi in cui sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione:
- il primo riguarda un pensionato della zona che è stato raggirato telefonicamente da un sedicente Agente della Polizia Postale che lo ha convinto ad effettuare un bonifico di oltre 7.000 euro su una carta prepagata per presunte spese sanitarie. Grazie alla segnalazione della vittima – fondamentale per il tempestivo intervento dei militari – la somma è stata bloccata prima che potesse essere prelevata dal truffatore;
- il secondo episodio ha coinvolto un uomo del posto, contattato telefonicamente da un sedicente funzionario dell’Ufficio Tecnico comunale, che richiedeva di effettuare un bonifico di 1.500 euro sempre su carta prepagata per presunti rimborsi relativi a spese attinenti all’attività dello stesso malcapitato. Quest’ultimo, insospettito dalla richiesta, ha interrotto la conversazione e ha allertato immediatamente i Carabinieri.
- Cento, a cadere nel tranello di malviventi senza scrupoli è stato un 68enne del posto. Dopo avere ricevuto un SMS sulla sua utenza mobile che lo ha avvisato di un bonifico appena effettuato, l’uomo ha immediatamente ricontattato il numero (riconducibile ad una società di servizi interbancari) da cui proveniva il messaggio per bloccare la transazione; ma con sorpresa a rispondere era un sedicente maresciallo dei Carabinieri, il quale lo avvisava del fatto che era stato vittima di una frode e che doveva pertanto effettuare un bonifico da oltre 18.000 euro su altro C/C da lui fornito, per evitare le conseguenze del reato. Il 68enne, dopo aver versato la somma, si è però consultato con il figlio, intuendo di essere stato raggirato. La tempestiva segnalazione ai Carabinieri di Cento, ha permesso di congelare il conto del truffatore, potendo così preservare l’importante somma versata.
L’Arma dei Carabinieri rinnova l’invito a tutti cittadini, in particolare agli anziani, a non fidarsi di sconosciuti e a segnalare sempre situazioni sospette al numero di emergenza 112NUE o alle Stazioni Carabinieri presenti sul territorio.
Inoltre di seguito vengono riportati alcuni consigli e informazioni pratiche:
- diffidare da chi chiede denaro contante o vuole entrare in casa;
- non fornire informazioni personali a sconosciuti (sia al telefono che su internet);
- non farsi prendere dal panico perché è ciò che vuole il truffatore per far prendere decisioni affrettate;
- diffidare da telefonate sospette ricevute da numeri sconosciuti o sospetti, richiamando numeri ufficiali per verificare l’autenticità della chiamata;
- consultare familiari e amici nel caso di dubbi;
- denunciare sempre la truffa subita alle forze dell’ordine senza vergogna o paura di eventuali ritorsioni;
- collaborare sempre con le forze dell’ordine.
Ecco alcune delle più recenti tipologie di truffe messe in atto che, purtroppo, sono sempre in continua evoluzione:
- sedicente appartenente alla Lega del Filo d’Oro o altre associazioni benefiche;
- falsi annunci commerciali (abbigliamento, oggetti vari, attrezzature, prodotti assicurativi ecc.);
- soccorso economico ad un parente o amico in difficoltà (vittima di incidente stradale, arrestato, ha subito il furto del proprio telefono e quindi da riacquistare ecc.);
- falsi appartenenti alle istituzioni (dipendenti comunali, appartenenti a Ministeri ecc.)
- sedicenti appartenenti alle Forze dell’Ordine;
- tecnica dello “SPOOFING telefonico”, ovvero una forma di falsificazione tecnologica che mira a trarre in inganno i malcapitati, modificando il vero numero del chiamante facendolo risultare identico a quello di istituti di credito, uffici di polizia ecc. Nel caso di dubbi è sempre opportuno riagganciare e chiamare i numeri ufficiali per avere riscontro.
I Carabinieri inoltre ribadiscono come la miglior strategia per prevenire le truffe sia la prevenzione con capillari iniziative di sensibilizzazione e informazione, perché conoscere come operano i malviventi e mettere in pratica i pochi e semplici consigli forniti dalle forze dell’ordine, può mettere al riparo tutti, non solo i più vulnerabili, da questa abietta e fastidiosa forma di reato.
