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LETTERA AL DIRETTORE: La sicurezza nella scuola dell\’infanzia di via Giovannina. Risposta alle accuse di Barbagallo

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scuola materna via giovannina

 

 

 

 

 

 

La sicurezza nella scuola dell\’infanzia di via Giovannina. Risposta alle accuse di Barbagallo

 

Egregio Direttore del giornale telematico “areacentese.com”:

 

Ho letto sul giornale on line una denuncia del Signor Antonino Barbagallo, dell’Associazione Tutela del Consumatore, relativa a presunti problemi di sicurezza e di degrado che vi sarebbero nella scuola dell’Infanzia di via Giovannina. In qualità di Dirigente scolastico della suddetta scuola sono stata direttamente chiamata in causa come responsabile della sicurezza nei luoghi di lavoro e sono stata invitata “nel rispetto della dignità del personale scolastico e alunni in quanto equiparati ai lavoratori, di dare un ambiente confortevole, igienico e sicuro”. Sorvolando sull’italiano zoppicante dell’intervento, sottolineo che fin dall’anno 2012-13, a seguito del sisma, mi sono occupata personalmente dell’ambiente scolastico della Giovannina facendo pressioni sulle autorità locali per avere un ampliamento degli spazi e per ottenere delle modifiche finalizzate a rendere più confortevole lo spazio della scuola. Ho ottenuto che venissero aperte due ali nuove dell’edificio, che negli anni precedenti aveva spazi molto più angusti, con annessi nuovi servizi igienici; ho richiesto e ottenuto che la porta d’ingresso si aprisse in maniera manuale e non più con la precedente, pericolosa, apertura elettrica, che in caso di emergenza avrebbe potuto non aprirsi per mancanza di corrente; ho fatto abbattere una parete, nell’atrio della scuola, che intralciava l’uscita degli alunni in caso di evacuazione; ho fatto sistemare i dormitori e i refettori in ambienti più ampi e confortevoli razionalizzando gli spazi all’interno della struttura. E’ ovvio che, trattandosi di un edificio costruito per altro uso, non abbia le caratteristiche di un edificio scolastico, ma si tratta di un edificio solido che non ha riportato durante il sisma la minima lesione. Soltanto un’aula manca delle porte (che mi risultano non esserci mai state, da che l’edificio è stato adibito a scuola, e che l’Ente Locale si è impegnato a montare ex novo durante le vacanze di Natale), ma ciò non comporta alcun rischio per gli alunni. Le finestre senza protezione sono solo alcune, ma si trovano al piano inferiore e non al primo piano, le cui finestre sono tutte provviste del rialzo di protezione. Ad ogni buon conto ho puntualmente segnalato all’Ufficio Tecnico del Comune anche questa carenza. La denuncia di Barbagallo è perciò gratuita e immotivata, anzi, piena di calunnie e falsità, parlando di una “scuola senza porte e senza… sicurezza … dove il bambino è esposto a pericoli continui” e insinuando che la sottoscritta sarebbe inadempiente e negligente verso i suoi doveri poiché si disinteresserebbe dei problemi di sicurezza della scuola. La scheda di valutazione dei rischi e le planimetrie di evacuazione messe a punto dal responsabile della sicurezza dicono cose ben diverse: l’edificio è sicuro e rientra in parametri assolutamente accettabili, e la sottoscritta si è sempre attivata per migliorare la vivibilità degli ambienti scolastici. Del resto al Dirigente non è mai pervenuta alcuna lamentela da parte dei genitori. Perciò respingo nella maniera più netta le insinuazioni di Barbagallo, e lo invito a non gettare gratuitamente fango e discredito sull’operato altrui.

 

Cento 22-11-2013 Il Dirigente scolastico Dell’I.C. 2 di Cento Annamaria Barone Freddo

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