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AMMINISTRAZIONE E CITTADINI INSIEME PER LA LEGALITÀ

DiGiuliano Monari

Nov 1, 2017

La legalità si costruisce insieme, cittadini e istituzioni. Questo il senso delle iniziative organizzate a Cento, lunedì 30 e martedì 31, nell’ambito della ‘Festa della Legalità e della Responsabilità’ e nel contesto dell’associazione Avviso Pubblico, la rete degli enti locali per la formazione civile contro le mafie, a cui il Comune aderisce insieme a Ferrara, Fiscaglia e Voghiera.

Al centro il tema ‘Legalità nella pubblica amministrazione: accesso civico, trasparenza amministrativa e buone pratiche. Cittadinanza attiva a presidio della legalità’, con relatori d’eccezione Leonardo Ferrante, referente del progetto Common – comunità monitoranti, Gruppo Abele e Libera, e Rosy Battaglia, giornalista d’inchiesta di ‘Cittadini Reattivi’.

Dalla sua esperienza di impegno è partito Ferrante. «Ai bisogni di sapere sui più diversi temi, dalla territorio alle istituzioni, dalla salute all’Università, ovvero su ciò che è bene comune, abbiamo risposto con la ‘cittadinanza monitorante’». Common, è infatti il ‘bene comune’, ma anche acronimo di ‘comunità monitorante’. «Lontano dalla sterile lamentela – ha spiegato – abbiamo organizzato gruppi di cittadini, trasversali e intragenerazionali, dedicati al monitoraggio diffuso. Un’attività in cui non solo il dato è al centro, ma l’azione, il fare qualcosa con quel dato: illuminare, capire ciò che accade, dal momento che a volte basta anche porre delle domande per sventare corruzione e infiltrazioni; vigilare, verificare che le cose funzionino, poiché insieme possiamo migliorare; partecipare, per ricucire la fiducia».

Così Rosy Battaglia ha portato la testimonianza del suo operato, che ha preso corpo da una «comunità in cui nasce l’esigenza di sapere», e mostrato le «storie resilienti», di chi non si rassegna. «Proprio nella mancanza di trasparenza si possono insinuare corruzione e mafia – ha rimarcato –. Le mie inchieste sono partite dalla cittadinanza, la cui partecipazione è fondamentale». Approfondimenti svolti anche in Emilia Romagna, ad esempio sulla ricostruzione e sull’amianto, che hanno visto ‘zone grigie’ anche in questa regione, ma anche casi positivi in cui cittadini e Pubblica Amministrazione non sono in contrapposizione.

Un tipo di «rapporto virtuoso» che ha incoraggiato anche il vicesindaco Simone Maccaferri, «così che il dibattito e il dialogo franco possano, senza alimentare la polemica, stimolare alla salvaguardia e alla difesa della legalità». Infine, la proposta di attivare una comunità monitorante anche a Cento, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.