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CONCLUSA CON ENORME SUCCESSO LA SESTA EDIZIONE DI EIRE! LA FESTA DEI SUONI D’IRLANDA, MA ADESSO LA RASSEGNA RISCHIA DI CAMBIARE SEDE

DiGiuliano Monari

Ago 25, 2015
eireIl Festival di Musica irlandese di Bondeno (FE) manda in archivio una delle migliori edizioni di sempre, nonostante gli incalzanti problemi strutturali e finanziari. Gli organizzatori richiedono però maggiore sostegno al comune e alla cittadinanza

Un’edizione che passerà alla storia quella del Festival di musica irlandese Eire! La Festa dei Suoni d’Irlanda che si è appena conclusa ieri a Bondeno (Fe) dopo tre giorni di musica, danze e grandi concerti. La partecipazione è stata, infatti, oltre ogni attesa con centinaia di appassionati italiani e stranieri che hanno invaso pacificamente le strade e le piazze della cittadina del ferrarese. Un’edizione, quella del 2015, che ha avvicinato il record di presenze del 2013, quando all’epoca il festival ospitò i mitici Dubliners. Stavolta sono stati i Dervish i protagonisti con un concerto che ha lasciato a dir poco stupefatti le centinaia di spettatori presenti per la bellezza dei suoni e degli arrangiamenti della band di Sligo e per la genuinità ed eleganza della voce della brava Cathy Jordan. Ma il vero cuore pulsante di Eire! 2015 sono state ancora una volta le decine e decine di musicisti di tutta Europa che hanno invaso i locali del paese con session e danze ad ogni ora del giorno e della notte, rendendo il festival di Bondeno sempre di più uno degli appuntamenti più attesi in tutto il mondo per quanto riguarda la musica irlandese tradizionale.
Un’edizione, quella del 2015, portata a termine con successo, ma che ha visto non pochi ostacoli per la sua strada, soprattutto per quel che riguarda il finanziamento. Ostacoli che, ad oggi, mettono a serio rischio l’edizione del 2016. Per questo motivo gli organizzatori chiedono non solo al grande pubblico del festival di dare una mano per la sopravvivenza di Eire!, ma soprattutto alla grande comunità bondenese. “C’è bisogno dell’aiuto di tutti – afferma Umberto Bisi, coordinatore del festival – Ed è per questo che a breve lanceremo una campagna di autofinanziamento per far sì che Eire! non solo rimanga un appuntamento fisso, ma anche uno dei più importanti al mondo, com’è oggi e com’è sempre stato”. “Abbiamo dimostrato quello che siamo capaci di fare – aggiunge il coordinatore di Eire! – ovvero di mobilitare l’intero mondo degli appassionati di musica irlandese non solo d’Italia, ma di tutta Europa verso Bondeno creando un indotto per le attività di ospitalità e ristorazione stimabile attorno ai 200.000 euro. Adesso abbiamo avuto offerte molto interessanti da realtà limitrofe per organizzare le prossime edizioni. L’amministrazione di Bondeno ha sempre tenuto a questa manifestazione, ci piacerebbe però venire accolti con meno ironia e più serietà e rispetto, visti i fatturati che muoviamo.” “Se non si capisce in fretta che Eire! è una realtà quasi vitale per il paese, contribuendo materialmente fin da subito a coprire i costi dell’edizione 2016 e con il contributo di tutte quelle realtà che su Eire! guadagnano soldi a palate – conclude Bisi – o il festival chiude, oppure più realisticamente troverà senza dubbio sbocchi altrove”.
 

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