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DA ALBERONE, IL VIA A UN TRACCIATO ALTERNATIVO PER LA CISPADANA E LO STOP ALLE TRIVELLE

DiGiuliano Monari

Mag 30, 2016

toselli alberoneCispadana e stop alle trivellazioni, sono stati temi salienti dell’incontro del candidato sindaco Fabrizio Toselli (Cento Civica e Idea in Comune), domenica mattina, con i cittadini di Alberone, dove i due candidati consiglieri sono Licia Valenti e Sandro Giovanetti.
«La mia posizione è la stessa da anni – ha affermato Toselli – : l’autostrada deve essere realizzata nel miglior modo possibile, lontano dagli abitati. Certo, l’attuale tracciato è irricevibile per Alberone, per la vicinanza con l’abitato, perché toglie al paese la vita. Ma lo è anche quello originario, troppo impattante per altre famiglie di Dodici Morelli, Pilastrello e Buonacompra».
«Credo che la questione sia stata sottovalutata: i tre progetti esistono da diversi anni e si sarebbe dovuto procedere in altro modo, facendo una verifica propria e redigendo un proprio studio, indipendente, per definire un percorso meno impattante, alternativo a tutti e tre. Non è necessario andare sulla stampa a dire ‘no’ a parole, ma è necessario lavorare: non da soli, ma con i cittadini, i comitati e le realtà del territorio, di cui non bisogna avere paura».
Questo l’impegno di Toselli. «Vorrei fare ciò, da subito, dal 6 giugno, impegnandomi con i cittadini a individuare un quarto tracciato e a sostenerlo su tutti i tavoli. L’ho già fatto. Quando cinque anni fa nella conferenza dei servizi sul progetto preliminare ci opponevamo a un tracciato che dividesse Sant’Agostino e San Carlo, gli altri sindaci ci criticavano sostenendo che non sarebbe servito a nulla. Noi però abbiamo ottenuto qualcosa facendo quella battaglia, parlando con la gente, i comitati, le associazioni di categoria, con cui abbiamo concordato appunto un tracciato alternativo, mantenendo peraltro la circonvallazione così da scaricare i centri dal traffico pesante».
Poi lo stop alle trivelle. «Sono contrario alle trivellazioni. Sono coerente: nel 2009 avevo manifestato contrarietà, anche istituzionale, e dimostrato a San Felice. Credo che debba essere applicato il principio di precauzione – ha spiegato -. Il nostro territorio è interessato al cosiddetto progetto Reno Centese, fermato dalla Regione: non è stato provato il legame tra ciò che è accaduto e lavori sul terreno, ma sono convinto che il prossimo sindaco dovrà impedire nuove perforazioni e parlare con i colleghi  dei Comuni vicini per allinearci in tal senso. Non abbiamo bisogno di avere accanto a casa delle perforazioni. No, no, no».
Numerose le segnalazioni sono venute dai cittadini, fra cui la manutenzione di via Colombarina Imperiale, il degrado legato alla costruzione dei palazzoni lasciati a se stessi, l’eccessiva velocità del traffico.