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LA ‘NORMA’ APPRODA A CENTO

DiFONTE COMUNICATO STAMPA

Giu 28, 2021

Tutto pronto per la seconda tappa del tour dell’opera lirica “Norma”
alla Reggia di Colorno.
L’opera sarà a Cento, sotto il cielo stellato di piazzale della Rocca,
giovedì 1 luglio p.v.
Dopo il fortunato debutto al Teatro Comunale di Ferrara, l’opera lirica di Vincenzo Bellini “Norma”, realizzata in coproduzione con l’Associazione Parma OperArt APS e la Fondazione Teatro G.Borgatti di Cento, prosegue il suo tour con tappa (domani sera) a Colorno nell’ambito del Summer Reggia Opera Festival in attesa di approdare a Cento -giovedì 1 luglio p.v. come recita conclusiva dell’intero progetto.

Norma, tra le fondamentali del melodramma italiano dell’Ottocento. Norma di Vincenzo Bellini, su libretto di Felice Romani, è interpretata dal soprano Renata Campanella, mentre Pollione dal tenore Fabio Armiliato. Il tema della scissione tra amore e vocazione è quello che impernia Norma. La storia è ambientata al tempo dei Celti, in una foresta sacra dei Druidi. Norma è una sacerdotessa del culto celtico. Si è consacrata a Dio, ma per amore tradisce la sua vocazione. Dall’amore per Pollione ha due figli. E con loro, porta in grembo anche la sua scissione: da un lato la ieratica sacerdotessa, dall’altro la donna che si confronta con l’amore e la maternità, che si scontra con la gelosia. Regia di Maria Cristina Osti.


Rilevante in Norma, per la regista Maria Cristina Osti, è la metamorfosi femminile nell’opera. “Nel settimo centenario dalla morte di Dante Alighieri l’opera belliniana rievoca in sé la Commedia dantesca permettendo ad ognuno di riconoscere l’umanità che circonda entrambe le opere. L’inferno è vivo, umano, tangibile, violento e passionale così come il mondo che troviamo in Norma” spiega Maria Cristina Osti. “La libertà individuale, che sta nella capacità di scegliere tra le diverse strade, ha come conseguenza una assunzione di responsabilità. Nulla è casuale come la bufera finale dettata dalla scelta della morte come ultimo sacrificio, perseguendo quella libertà di cuore che vince ogni ragione. Il conflitto interiore di Norma è per lei un Purgatorio: disposta a sacrificare il bene più prezioso, i figli, per punire la fellonia di Pollione e il suo peccato” prosegue la regista. Per Osti “è il trionfo del femminile: generosità, rinuncia, sorellanza, riscatto, sacrificio sublimato nella catarsi paradisiaca finale”.

Oltre a Renata Campanella e Fabio Armiliato nei panni rispettivamente di Norma e Pollione, Yulia Merkudinova è Adalgisa, Alberto Bianchi Lanzoni è Oroveso, e poi Vittoria Brugnolo (Clotilde), Stefano Colucci (Flavio), Diana Rivaroli e Francesco Ferri (Due Fanciulli), Daniela Patroncini e Paolo Garbini (Mimi). Gli attori sono di Operiamo e Casa della Musica e delle Arti. Le scene sono a cura di Alessandro Ramin, le luci a cura di Marco Cazzola. Direttore di scena è Kaori Suzuki. Lo spettacolo vedrà la presenza anche dell’Orchestra Città di Ferrara, che suonerà dal vivo. Direttore d’orchestra è Lorenzo Bizzarri, con il Coro “G. Verdi” di Ferrara diretto da Mirko Banzato. Durata 150 minuti compreso un intervallo. 

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